Testo di Tamara Mastroiaco
Laos - In un piccolo
villaggio rurale, davanti a un negozio di biciclette, Claudia Lifton
ha visto una scimmia di tre mesi legata a una gabbia con una catena
al collo. La piccola scimmia è stata acquistata dai bracconieri per
evitare che fosse trasportata in Thailandia e venduta per diventare
una scimmia "ballerina". Claudia Lifton ha chiesto alla
famiglia di cederle il cucciolo, offrendogli denaro, la macchina
fotografica e l'iPod, spiegandogli, inoltre, che senza le cure
mediche sarebbe morta presto, ma loro si sono rifiutati. Ha avuto
allora un'idea brillante: si è piazzata davanti al negozio dalle
21:00 alle 24:00, piangendo come una disperata per farsi vedere dai
turisti. I proprietari erano così imbarazzati che alla fine hanno
ceduto la scimmietta alla ragazza in cambio della macchina
fotografica.
Dopo aver trascorso una notte nell'unico ostello della
città, non sapendo cosa fare, ha chiamato la mamma per chiederle
aiuto; le ha detto che se non l’avesse aiutata, sarebbe rimasta in
Laos per sempre. La scimmietta ha trovato una nuova casa presso
l’ACRI Wildlife Sanctuary, un'organizzazione che da zoo si è
trasformata in santuario. Dopo cinque giorni di viaggio, senza mai
dormire, Claudia Lifton è arrivata al rifugio distrutta, a piedi
nudi (la scimmietta le aveva gettato le scarpe dalla nave) e coperta
di escrementi, perché il cucciolo non si è mai staccato dalla sua
faccia e dal suo collo. "Però ne è valsa assolutamente la
pena", ha dichiarato la Lifton. Nahuglai, che significa "amato
per sempre", vive ora felicemente con la sua famiglia adottiva,
un gruppo di macachi ospiti del santuario.
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