Vorrei sapere chi ha
inventato gli aiuti al terzo mondo. Probabilmente sono gli stessi
individui che il terzo mondo lo hanno da sempre depredato e
impoverito. L'analogia è con le energie basate sul petrolio e quelle
cosiddette rinnovabili: sono sempre gli stessi magnati che magnano e
fanno i soldi, sia prima che dopo. Quando si sono accorti che il
colonialismo nudo e crudo non era più accettabile, hanno smesso i
loro veri panni da lupo, per indossare quelli da pecora, ma sempre
lupi sono rimasti. Il loro amichetto biancovestito, che ama
affacciarsi al balcone romano per fare proclami e ampi gesti, ha
fornito loro una patina di rispettabilità, consacrando un business
in cui ad essere spolpati non erano più le nazioni africane (o non
più solo quelle), ma i contribuenti delle nazioni del primo mondo.
Qualche anno fa, curiosando fra i banchi del mercato di Sakamaha di
Tulear, che Tina mi ha fatto conoscere con il nome biblico di
Betania, su un sacco di 50 Kg di riso ho letto: “Dono del popolo
italiano. Vietata la vendita”. Naturalmente, non avevo la macchina
fotografica con me. E allora mi sono chiesto: se il popolo italiano,
a sua insaputa e con i soldi delle sue tasse, ha deciso di regalare
quel sacco di riso (e chissà quante altre cibarie) al popolo
malgascio, come mai qualcuno ha pensato bene di metterlo in vendita
al mercato per guadagnarci su? Se io fossi il popolo italiano mi
sentirei preso in giro, ma per fortuna il popolo italiano non lo
verrà mai a sapere. Come non viene a sapere tante altre cose che lo
riguardano.
La Fripperia. Con il
termine francese “fripperie” s'intendono vestiti, scarpe,
cappelli, peluches e altri oggetti d'abbigliamento che arrivano in
Madagascar dentro sacchi di rafia sintetica pressati
all'inverosimile. Per le condizioni con cui sono trasportati, i
vestiti si presentano pieni di grinze e così vengono venduti. Ho il
sospetto, non avendo mai avuto il coraggio di approfondire
intervistando i diretti interessati, che si tratti di abiti regalati
dai fedeli di qualche chiesa protestante e della nostra Caritas, allo
scopo precipuo di vestire gli ignudi come prescrive il Vangelo. Anche
qui, se un cattolico o un protestante donano i loro abiti dismessi,
perché, una volta arrivati in Madagascar entrano nel circuito del
commercio e sono messi in vendita come normale merce?
Le organizzazioni
caritatevoli non possono non saperlo e, secondo logica e giustizia,
dovrebbero intervenire per far sì che un dono resti tale fino a
quando termina il suo iter, dalla ricca America e dalla sempre meno
ricca Europa ai paesi del terzo mondo. Non dovrebbe essere difficile,
se si considerano tutte le chiese di ogni confessione cristiana che
pullulano in Madagascar. Forse il clero locale ha interesse nel
business e s'intasca illecite tangenti? Fatto sta che le bancarelle
di fripperia sono regolarmente ed entusiasticamente prese d'assalto
dalle donne e dalle ragazze malgasce e anche Tina spesso vi indulge,
benché la merce che lei tratta sia di provenienza cinese, non abbia
grinze e costi un po' di più.
Le medicine. Non sono
al corrente del traffico di medicinali donati dai paesi del primo
mondo a quelli del terzo, ma so che Bill Gates e signora si stanno
dando molto da fare per vaccinare tutti i bambini africani, mentre
altri danarosi personaggi come il principe Filippo, consorte della
regina d'Inghilterra, spingono per il depopolamento del pianeta con
metodi che David Icke non ha difficoltà a definire criminali. Le
pillole anticoncezionali Pilplan, con un'inquietante rosa rossa sulla confezione, sono fabbricate in Germania dalla
Bayer e portano il marchio USAID, un'organizzazione governativa
americana sospettata di collusioni con la CIA.
Sono vendute in
farmacia a 300 ariary (8 centesimi di euro) a scatola, che ne
contiene 28, da prendersi una al giorno. La multinazionale
farmaceutica ci guadagna un sacco di milioni e il signor Gates è
contento. Se poi ci mettiamo vicino anche il latte in polvere della
Nestlé che, mescolato con acqua non precisamente potabile, porta
alla morte di migliaia di bambini africani ogni anno, abbiamo un
quadro reale dei cosiddetti aiuti al terzo mondo. Più che aiuti
sembrano un programma di eugenetica sotto mentite spoglie.
Se la Monsanto in
Centro America non si fa scrupoli a far passare l'aereo che irrora
pesticidi sopra le teste dei coltivatori mentre questi stanno
raccogliendo gli ananassi, possiamo immaginare quali schifezze la
Bayer e le altre associazioni a delinquere multinazionali mettano
nelle medicine e nei vaccini destinati al terzo mondo. L'alluminio e
la formaldeide li mettono anche nei vaccini iniettati ai bambini del
primo mondo e, per una volta tanto, sia i nostri di pelle bianca che
quelli di pelle scura sono accomunati dall'essere cavie alla mercé
di lupi psicopatici travestiti da caritatevoli pecorelle. Forse fra
un po' non potremo più parlare di un primo mondo in contrapposizione
al terzo, giacché ci sarà un'élite ricchissima e potentissima che
tratterà tutti gli altri come carne da macello, schiavi ottusi e
microchippati. E' il nuovo ordine mondiale, baby!
I preservativi, qui
conosciuti con il termine francese di “capote”, oltre che in
farmacia, sono venduti nei chioschi di alimentari per 200 ariary
l'uno, pari a 5 centesimi di euro. Più di qualche volta mi è
capitato di vedere bambini che ci giocano riempiendoli d'acqua o
d'aria, dal momento che si prestano a diventare dei simpatici
palloncini. Molti bambini appartenenti ai ceti poveri non vanno a
scuola e devono passare il tempo in qualche modo. Così rovistano
nelle immondizie alla ricerca di materiale che stimoli la loro
fantasia.
Quando non li trovano nei cumuli di immondizie, ci pensa il
mare a riportarli a riva, dal momento che i pescatori li usano per
proteggere le lampade dagli schizzi del mare, quando vanno a pesca di
notte. Essendo di gomma, se vengono gettati via o se si staccano
dalle luminarie, spesso il moto ondoso li deposita sulle spiagge,
dove sono facile preda di bimbi curiosi e creativi. A meno che non
vengano mangiati dalle tartarughe che li scambiano per meduse
galleggianti! L'uso improprio fatto dai pescatori mi ricorda i
Marines degli Stati Uniti che in Vietnam, con i preservativi dati
loro in dotazione, proteggevano la punta dei fucili durante le marce
in terreni acquitrinosi. Non mi pare che i Marines ci abbiano mai
giocato come fossero palloncini.
Le zanzariere. So per
certo che le zanzariere sono date gratuitamente, in special modo
dalla ditta svizzera ADES che si occupa di cucine solari, per lo meno
nella zona di Tulear. Ho visto con i miei occhi le zanzariere,
sostenute da paletti, usate come porte di calcio e come riparo per
docce e latrine, anche qui sorrette alla meno peggio con sostegni di
legno, per nascondere la nudità di chi non ha il....bagno in casa.
Ed è la maggioranza della popolazione. Nei villaggi di pescatori –
e questo è l'utilizzo più deleterio – le zanzariere sono usate
come reti da pesca, provocando la morte del novellame e di ogni altro
organismo marino che vi resti impigliato. Nemmeno la consapevolezza
che la diminuita pescosità del mare sia una “catastrophe”,
termine usato da Nina amica di Tina, e nemmeno il dato di fatto che
molte venditrici di pesce abbiano dovuto cambiare genere merceologico
mettendosi a vendere vestiti, può far capire ai pescatori malgasci
che se si distruggono gli avannotti non ci saranno più pesci adulti
da pescare, nel prossimo futuro, una saggezza che i pescatori di
tutto il mondo hanno o dovrebbero avere. Cosa ha portato i Vezo e le
altre etnie marittime a non rendersi conto della nocività delle
zanzariere trasformate in reti da pesca? L'avidità, l'ignoranza o la
semplice stupidità? Se penso a come l'umanità sta trattando gli
ecosistemi, mi viene in mente quella frase evangelica dove Gesù
promette che “i poveri erediteranno la Terra”, ma nella mia mente
diventa: “i poveri distruggeranno la Terra”. Come fermare questa
immane, insensata distruzione? Se riesco a trovare il modo, forse mi
danno il Premio Nobel.
bè,lo dovresti sapere che i metodi utilizzati x lo sfoltimento della specie umana sono omnidirezionali.
RispondiEliminaQuello che mi dispiace e' che ci vanno di mezzo gli animali e gli ecosistemi in genere.
Eliminaè solo un danno collaterale.......accettabile!
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