Il Dott. Rife, grazie
ad un potente microscopio di sua invenzione, è stata la prima
persona al mondo in grado di vedere i virus. Nel 1920 riuscì ad
identificare e isolare quello che definì il virus del cancro umano a
cui diede il nome di bacillo X. Successivamente coltivò il virus e
lo iniettò in 400 animali da laboratorio che si ammalarono tutti di
cancro. Come se ciò non bastasse Rife inventò un dispositivo che
attraverso l’emissione di onde elettromagnetiche era in grado di
distruggere le cellule cancerose che si trovavano dentro il suo
raggio d’azione.
Nel 1931
quarantaquattro tra i più importanti medici d’America si riunirono
in suo onore per festeggiare “la
fine di tutte le malattie”. Nel
1934, l’Università della Carolina del Sud sponsorizzò un Comitato
di ricerca, composto da medici e patologi, per esaminare 16 malati
terminali di cancro condotti presso la clinica di Rife. Dopo 90
giorni 14 pazienti su 16 risultarono completamente guariti e dopo
altri 130 giorni, a seguito di una modifica introdotta nel
trattamento, anche gli ultimi due pazienti guarirono. Il metodo usato
da Rife per distruggere i virus consisteva nell’aumentare
l’intensità della frequenza irradiata fino al valore della
frequenza di risonanza del virus. E’ lo stesso principio utilizzato
dai medici per disintegrare i calcoli renali e dalle cantanti per
mandare in frantumi un bicchiere di cristallo quando una nota
raggiunge la frequenza di risonanza del bicchiere. E’ da notare che
tale frequenza non danneggiava i tessuti circostanti. Purtroppo, nel
1939 la maggior parte dei 44 medici che otto anni prima lo avevano
osannato negarono persino di averlo mai incontrato. Alcuni incidenti
quali la distruzione del suo laboratorio, l’uccisione di alcune
persone a lui vicine e la distruzione di tutta la documentazione in
loro possesso, convinsero Rife a porre fine alle sue ricerche. Dal
1939, pur di nasconderlo all’opinione pubblica, la stessa esistenza
del Dr. Rife è stata messa in discussione.
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