Testo di Sabrina Pieragostini
Ancora
il Messico, ancora immagini sconcertanti, ancora una storia al limite
dell’incredibile. Dopo quei resti dall’aspetto tanto poco umano
riemersi da un antico cimitero nello Stato di Sonora, ecco una
creatura mai vista prima mostrata in tv da una ricercatrice: un
esserino a metà tra l’insetto, il pipistrello e l’uomo… A
portare davanti alle telecamere questo sorprendente reperto ancora
tutto da decifrare è stata Ana Luisa Cid, ufologa messicana. Al suo
fianco, in studio, un biologo – con tanto di camice bianco, quasi a
garanzia di serietà e competenza- di nome Enrique Ortiz, chiamato
come esperto a dare la sua opinione nel corso della trasmissione
televisiva “La Sobremesa” .
Secondo la Cid, a trovare in un bosco del Messico centrale quella stranissima creatura è stato, due anni fa, un ragazzino a caccia di insetti per la sua collezione. Ma una volta tornato a casa, si è reso conto di quanto fosse insolito l’ultimo esemplare finito nella sua rete. Di recente, il padre- tramite amici comuni- ha così inviato il misterioso ritrovamento all’ufologa, autorizzandola a compiere su esso ogni tipo di esame per scoprirne la vera natura. Le immagini mostrate del programma suscitano stupore e perplessità. Si vede un esile corpo umanoide mummificato, lungo circa 10 centimetri, formato da un cranio allungato, busto, braccia dotate di mani a cinque dita, gambe sottili e un bel paio d’ali simili nell’aspetto a quello di un pipistrello, ma dalla consistenza tipica di quelle di un insetto. Il muso- o dobbiamo dire volto?- della creatura presenta occhi chiusi, un piccolo naso, bocca dai denti aguzzi ed orecchie a punta.
Il primo pensiero, ovviamente, è che siamo di fronte ad un prodotto umano, magari un assemblaggio di parti di diversi animali, oppure un “fake” costruito con plastilina o altro materiale. Ed è qui che il biologo entra in scena. Enrique Ortiz ha infatti affermato senza ombra di dubbio che si tratta di un reale organismo vivente. Di quale specie e razza, però, non si sa. Di certo non è un pipistrello o un altro tipo di uccello: questa creatura avrebbe peculiarità uniche, a metà tra l’insetto e il mammifero. Lo studioso finora ha analizzato l’esserino solo al microscopio ed ha così potuto appurare le caratteristiche fisiche più evidenti. Al suo esame, il corpo risulta integro e l’articolazione scapolare compatibile con la presenza delle ali: insomma, non sarebbero state apposte in un secondo momento, ma sarebbero parte integrante dello scheletro. Quindi, una volta quella creatura poteva davvero volare. Singolare anche la bocca: quei denti sottili e appuntiti sembrano tipici di un predatore.
Ma che cos’é? Gli
ospiti in studio non si sono sbilanciati. Per il biologo, potrebbe
essere un animale finora del tutto sconosciuto alla scienza o forse
il risultato di una mutazione. Da parte sua, l’ufologa non ha
escluso nessuna ipotesi, pur mostrandosi cauta. “Non stiamo dicendo
che sia una fata, un elfo o una creatura di un altro mondo. Però di
fatto abbiamo un piccolo essere umanoide alato…”. Ana Luisa Cid
ha tenuto a precisare che la famiglia proprietaria dell’incredibile
reperto non cerca pubblicità, anzi: le ha chiesto di mantenere
l’anonimato. L’unica loro richiesta, conoscere la verità.
Aspirazione più che legittima. Speriamo che possa essere presto
soddisfatta ricorrendo a tutti gli esami specifici- in primo luogo,
quello del DNA. Restiamo anche noi in attesa…
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