mercoledì 16 marzo 2016

L'Italia si allinea con i paesi del Terzo Mondo


Fonte: Catena umana

La legge, per chi avesse la memoria corta, è quella che porta alla stretta sulle prescrizioni di visite mediche ed esami a rischio come la TAC e riguarda 203 prestazioni di specialistica ambulatoriale di vitale importanza, che ora saranno a pagamento. Infatti il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 20 gennaio e cita testualmente: “Condizioni di erogabilità e indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell’ambito del Servizio sanitario nazionale”. Il decreto pone dei limiti per la prescrizione a carico del SSN per esami di notevole importanza per la qualità di vita. Tra questi, vi sono gli esami del colesterolo, risonanze magnetiche, ma anche estrazioni e ricostruzione di denti ed ancora, Odontoiatria, Genetica, Radiologia diagnostica, Esami di laboratorio, Dermatologia allergologica, Medicina nucleare, cioè TAC. In pratica 203 prestazioni che, se prescritte AL DI FUORI DELLE CONDIZIONI DI EROGABILITA’ contemplate dal decreto saranno A TOTALE CARICO DEL PAZIENTE.

 
Da ora in poi, il medico potrà prescriverli solo rispettando paletti e criteri precisi, che di fatto impediscono la prevenzione, inoltre per i medici che violano la legge, anche solo perché in “coscienza” percepiscono che l’esame va fatto, è prevista una sanzione pecuniaria. I cittadini dunque, non potranno più curarsi pagando solo il ticket, ma – per chi può – dovrà sostenere di tasca propria i costi per visite di routine ed esami che riguardano la prevenzione di importanti patologie come il cancro. A nostro avviso quindi questa legge è incostituzionale, ma il “dittatorello di Firenze”, ormai ha fatto della costituzione carta da “cesso”. La costituzione, infatti nella parte I, titolo II, all’art. 32 cita testualmente: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Speriamo che qualche medico impugni la legge davanti all’alta corte così da fagli fare la fine degli altri decreti – vedi “Sblocca Italia” – già cassati. Le grandi aziende del settore sono comunque sul piede di guerra, ma solo perché avranno notevoli ammanchi di  introiti, speriamo dunque che almeno per una volta , si “sbranino” tra di loro e i cittadini ne ricavino un qualcosa di positivo.

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