Amato Maestro, la tecnica del
“pensiero positivo”, è utile per risvegliarsi? Oppure ottunde la
consapevolezza di essere in prigione e il desiderio di diventare
liberi?
La tecnica del pensare
in positivo non è una tecnica che ti trasforma: si limita a
reprimere gli aspetti negativi della tua personalità. E’ una
tecnica basata sulla scelta. Non può giovare alla consapevolezza: va
contro la consapevolezza. La consapevolezza è sempre senza scelta.
Pensare in positivo,
significa semplicemente forzare il negativo ad andare nell’inconscio,
e condizionare con pensieri positivi la mente cosciente. Ma il guaio
è che l’inconscio è molto più forte, è nove volte più forte
della mente cosciente.
Per cui, quando una cosa diventa inconscia, essa diviene nove volte
più forte di quanto non lo fosse prima. Magari non si manifesta più
nella vecchia maniera, ma trova nuovi modi di espressione.
Quindi, la tecnica del
pensare in positivo è poco efficace, priva di una profonda
comprensione, e continua a fornirvi idee sbagliate su voi stessi. Il
pensare in positivo è nato da una setta cristiana americana, che
prese il nome di “Christian Science”.
Per evitare la parola “Christian” e avere in tal modo più presa
sulla gente, un po’ alla volta fu abbandonata la vecchia etichetta,
e si limitò a parlare della filosofia del “pensiero positivo”.
Christian Science – questa è la fonte originale – avanzò l’idea
che tutto quello che vi succede nella vita, non è altro che una
proiezione del pensiero. Se volete essere ricchi, “pensate alla
ricchezza e arricchitevi”. E’ attraverso il pensare in modo
positivo che ci si arricchisce, che si diventa più ricchi… che i
dollari cominciano a venire verso di voi.
Mi viene in mente un aneddoto.
Un giovane incontra per strada un’anziana signora. La signora
chiede: “Cos’é successo a tuo padre? Non viene più alle nostre
riunioni settimanali di Christian Science, ed è il membro più
anziano, quasi il fondatore della nostra società”. Il giovane
risponde: “E’ malato, e si sente molto debole”.
La donna ride, e
ribatte: “E’ solo il suo pensiero e nient’ altro. Lui pensa di
essere malato, ma non lo è. E pensa di essere debole, ma non lo è.
La vita è fatta di pensieri: diventi ciò che pensi! Digli di
ricordarsi l’idea che ci ha predicato per anni. Digli di fare
pensieri sani, di pensarsi forte e vigoroso!” Il giovane conclude:
“Gli riferirò il suo messaggio”.
Otto, dieci giorni
dopo, il giovane incontra di nuovo la donna, che gli chiede: “Cos’è
successo? Non gli hai riferito il mio messaggio? Perché continua a
non venire alle riunioni settimanali?” E il giovane risponde: “Gli
ho riferito il suo messaggio, signora; ma ora lui pensa di essere
morto. E non lo pensa solo lui… tutti i vicini, la mia famiglia,
perfino io stesso, pensiamo che sia morto. E non vive più con noi: è
andato a stare al cimitero!”
Christian Science ha
un approccio superficiale… può
aiutare in certi casi: in particolare, si possono modificare quelle
situazioni che sono realmente create dalla vostra mente. Ma non tutta
la vostra vita è creazione della mente. Parlano un linguaggio più filosofico, ma
la base è la stessa: se pensi in negativo, ti accadranno cose
negative; se pensi in positivo, ti accadranno cose positive. E
in America questo genere letterario ha molta fortuna. In nessun altro
posto al mondo il pensare in positivo ha avuto alcuna presa… perché
è una cosa puerile.
“Pensa di essere ricco e diventalo”… tutti sanno che è una
pura e semplice assurdità. Ed è nocivo, è pericoloso per te. Le idee
negative della tua mente devono essere rilasciate, non devono essere
represse da idee positive.
Occorre che tu crei una coscienza, che
non è positiva, né negativa.
Quella sarà una pura
coscienza. In quella pura
coscienza, vivrai la più naturale e gioiosa delle esistenze.
Se tu reprimi una
qualsivoglia idea negativa perché ti fa star male per esempio, se
sei arrabbiato, e reprimi la tua rabbia sforzandoti di cambiare
quell’energia in qualcosa di positivo, come cercare di sentirti in
amore verso la persona verso cui provavi rabbia, oppure di sentire
compassione per lei, sai benissimo che stai
ingannando te stesso. A
un livello molto profondo la rabbia rimane tale: stai semplicemente
dando una mano di bianco, per coprirla. In superficie puoi sorridere,
ma il tuo sorriso si limiterà alle tue labbra. Sarà una ginnastica
delle labbra: non sarai connesso con te, col tuo cuore, col tuo
essere. Tra il tuo sorriso e il tuo cuore, stai mettendo una
barriera: l’emozione negativa che hai represso.
E non si tratta di una
sola emozione: nella tua vita ci sono migliaia di emozioni negative…
non ti piace una persona; non ti piacciono tante cose; tu stesso non
ti piaci; non ti piace la situazione in cui sei. Tutta questa
immondizia, continua ad accumularsi nell’inconscio, e in superficie
prende forma un ipocrita, che dice: “Amo tutti quanti. L’amore è
la chiave della beatitudine”. Ma non
traspare alcuna beatitudine nella vita di una persona così!
Dentro di lei esiste un vero inferno. Può ingannare gli altri, e se
continui a ingannarli per un tempo sufficientemente lungo, finisce
per ingannare anche se stessa. Ma questo non è un cambiamento. E’
solo sprecare la propria vita… che ha un immenso valore, perché
una volta buttata via, non si può riaverla indietro.
Il pensare in
positivo, se lo si vuole chiamare col suo vero nome, non è altro che
la filosofia dell’ipocrisia. Quando vi viene voglia di piangere,
essa vi insegna a cantare. Ci puoi riuscire se ci provi, ma quelle
lacrime represse verranno fuori in un altro momento, in un’altra
situazione. Esiste un limite alla repressione. E la canzone che stavi
cantando è del tutto insignificante: non la sentivi, non nasceva dal
tuo cuore. Essa nasceva solo dal fatto che questa filosofia dice di
scegliere sempre ciò che è positivo. Io sono
assolutamente contrario al pensiero positivo. Sarai sorpreso di
sapere che se non scegli, se rimani in una consapevolezza libera da
scelte, la tua vita comincerà a esprimere qualcosa che non è né
positivo né negativo, qualcosa di superiore a entrambi.
Per cui, non sarai un perdente. Non sarà positivo, non sarà
negativo, sarà esistenziale. Quindi, se ci sono lacrime, esse
avranno una loro bellezza; avranno una loro canzone. Non occorre che
tu sovrapponga ad esse un’altra canzone: esse provengono dalla
gioia, dall’appagamento, non dalla tristezza o dal fallimento. E se
la canzone esplode, non sarà contro le lacrime o la disperazione: è
semplicemente l’espressione della tua gioia… non è contro nulla
né a favore di qualcosa. E’ semplicemente il fiorire del tuo
essere; ecco perché la chiamo esistenziale.
Il pensare in
positivo, ha condotto l’America su una strada sbagliatissima: ha
reso la gente ipocrita. Oggigiorno, è la filosofia che, in America,
ha maggior presa. Di fatto non è nemmeno una filosofia: è solo
spazzatura. Essa non comprende la psicologia dell’uomo, non è
radicata nelle scoperte della psicologia, né in quelle più profonde
della meditazione. Si limita a dare speranza alla gente, a persone
che stanno perdendo ogni speranza.
Pensare solo positivo significa essere stupidi: cioè rinunciare a vedere e capire l'altro 50% della realtà. Ecco perché la New Age cerca di propinarci a tutti i costi questa pseudo filosofia... Billy the Kid
RispondiEliminaE' la versione moderna della mistificazione volta al controllo della popolazione. Nel Medioevo la Chiesa spaventava la gente con le fiamme dell'inferno. Oggi la New Age la intontisce con la mistificazione del pensare positivamente sempre e comunque.
Elimina