Testo di Beppe Miceli
Di tanto in tanto si
sente dire: "Poi ci sono i vegani modaioli, che mangiano carne
di nascosto...". Frequento il mondo dei vegetariani-vegani da
tempo e fino ad oggi non mi è mai capitato di incontrare chi abbia
fatto questa scelta per moda, mangiando poi carne di nascosto (se lo
fanno di nascosto come si fa a poterlo affermare?). Al contrario
conosco persone semplicemente "avviate" al vegetarismo che
ancora pencolano in una sorta di indecisione tale da spingerle a
cedere alla tentazione per tornare ogni tanto a mangiare la carne,
anche se solo occasionalmente. Ma non lo nascondono e lo confessano
con forti sensi di colpa. Ma questo capita a chi ancora non ha ben
riflettuto sullo scopo della sua rinuncia e maturato una decisione
profonda prodotta da un animo forte e rinnovato. Col trascorrere
delle settimane il non consumare più carne nè pesce condurrà ad un
vero e proprio rifiuto di essa dettato automaticamente da
un'inarrestabile forza interiore accompagnata da una forma di sdegno,
di disgusto. E il solo odore del sangue, passando davanti ai banchi
frigo della macelleria, farà star male. E' lo spirito che prevale
sulla mente.
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