domenica 27 marzo 2016

Un assessore alla cultura dell'integrazione



«Ma gli italiani a chi vogliono fare la lezione? I primi a essere venuti qui a migliaia siamo stati noi perché avevamo fame e volevamo una vita migliore». Lo ha detto all’ANSA l’assessore alla Cultura di Molenbeek, a Bruxelles, Annalisa Gadaleta, parlando delle polemiche di chi, all’indomani degli attentati, ha detto che forse la capitale belga è stata troppo indulgente nell’accoglienza dei migranti. «Oggi – rileva Gadaleta – arrivano persone che fuggono dalla guerra e non puoi dire loro rimanete a farvi ammazzare nei vostri Paesi». «L’errore – aggiunge – è pensare che chi viene da Paesi connotati da dittature o comunque regimi non democratici, possano venire e adeguarsi automaticamente alla democrazia». Per Gadaleta «vanno invece stabiliti dei percorsi» mentre «a Bruxelles si è arrivati tardi con l’insegnamento delle lingue, con le politiche di ricongiungimento familiare. Ma l’errore non è stato quello di accogliere le persone». «Sbaglia – conclude l’assessore – chi pensa che i fenomeni migratori si possano controllare o fermare. L’immigrazione è un fenomeno che va governato, investendo su percorsi di integrazione».

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