martedì 26 gennaio 2021

I bambini non dovrebbero mai dimenticare l'orrore della guerra!


Testo di Mauro Benedini

Il 27 Gennaio come ogni anno è la ricorrenza internazionale di questa immane tragedia. Manteniamo vivo il ricordo. Czeslawa Kwoka polacca cattolica, 14 anni. Morta nel campo di sterminio di Auschwitz il 18 febbraio 1943 con un'iniezione di fenolo nel cuore. Poco prima dell'esecuzione, è stata fotografata dal prigioniero Whilem Brasse, che ha testimoniato contro il boia di Czeslawa, una donna che, prima della foto, l'ha colpita in faccia, come mostra l'ematoma sul labbro. Vediamo solo il volto di una bambina terrorizzata, che nemmeno parlava la loro lingua e che aveva perso la madre pochi giorni prima. Era uno dei circa 250.000 bambini e minorenni giustiziati ad Auschwitz-Birkenau. La foto, originariamente in bianco e nero al Memorial Oświęcim, è stata colorata dalla fotografa professionista brasiliana Anna Amaral, rimasta impressionata dalla foto di Czeslawa e ha deciso di metterla a colori e disponibile per tutti. Affinché tutti sappiano e nessuno dimentichi.

13 commenti:

  1. Come si fa a non esser del partito dell'asteroide, anzi meglio due?

    RispondiElimina
  2. Chissà se fra 20 anni faranno gli anni della memoria, riferiti ad oggi.
    Comunque hanno sterminato anche gli Inca , i Maya , i nativi Americani , gli Ucraini ...se proprio volete ricordare.

    RispondiElimina
  3. L'ebreo italiano Ovadia era contro l'istituzione del Giorno della memoria, come pure il filosofo Lucio Colletti, amico di Israele. Caso mai, diceva Ovadia, bisognerebbe istituire un giorno della memoria per TUTTI i genocidi. Ma ormai questa lagna ce la dobbiamo tenere per tutta l'eternità, visto che anche l'ONU la vuole. Nella prossima religione universale fondata sui buoni sentimenti (bando al sessismo, all'omofobia, alla xenofobia, al razzismo, sì all'accoglienza) avremo un solo dogma: Dio esiste. Fra i pochi riti sopravvissuti ci sarà ovviamente anche il Giorno della memoria.

    RispondiElimina
  4. Anche se diverso da allora siamo ancora in guerra senza armi senza distruzioni di strutture,ma questa è peggiore di quelle due ultime guerre!!Questa è la terza guerra mondiale

    RispondiElimina
  5. Con il pietismo gli Ebrei, hanno costruito un impero e ridotto in schiavitù tutti gli altri.
    In guerra sono morte tante persone e tanti popoli hanno sofferto e questo da tutte è due le parti.
    Ma loro (gli Ebrei) sono i vincitori e loro hanno scritto la storia.
    Forse tra duecento anni, la storia avrà un altro sapore.

    RispondiElimina
  6. La bimba della foto, ci viene detto, era polacca e cattolica. Non solo ebrei furono sterminati nei lager *** tedeschi. Mi indignano tutti gli sterminii, quelli degli ebrei, indiani di America, Armeni eccetera, nessuno escluso. Temo ci stiamo avviando verso un altro progrom, quello della razza bianca caucasica. Spero sbagliare. Per queste ragioni, per la scarsa fiducia che nutro nell'uomo, per il timore, più certezza che timore, che le stragi si ripetono, si ripeteranno ciclicamente, aderisco idealmente al partito dell'asteroide. Meglio due, nel caso la prima ci mancasse.

    *** lager in tedesco significa letteralmente magazzino... Indifferente crudeltà nella parola.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lager ha un sacco di significati, persino "cuscinetto"!(Kugellager = cuscinetto a sfere).
      Vedi:
      https://dizionari.corriere.it/dizionario_tedesco/Tedesco/L/lager.shtml

      Elimina
  7. La traduzione principale di lager è magazzino, campo, deposito. Magari vuol dire anche cuscinetto, però.... Le posso assicurare che è così avendo io operato per più di 40 anni nel settore import - export.(anche con la Germania). Leggevo o scrivevo la parola lager abbastanza spesso. Era sempre riferita a magazzino contenente merci. Ho voluto rimarcare il significato di questa sinistra parola, per indicare come le persone racchiuse nei lager, i prigionieri di qualsiasi nazionalità oppure etnia, contassero come merci o forse meno agli occhi dei feroci carcerieri e carnefici. Magari è una spigolatura, potenza delle parole, del loro significato. A volte. Ho avuto due parenti deportati in Germania nel '43. Non erano ebrei ma prigionieri politici uno a Dachau, l' altro a Mauthausen. Ritornarono a casa ma morirono agli inizi degli anni 60, forse a causa delle privazioni e sofferenze patite in prigionia.... Ricordo i loro racconti, io ero piccolo. Le posso assicurare che i 2 magazzini di cui sopra non contenevano merci, né cuscinetti a sfere. Contenevano prigionieri, molti dei quali non ritornarono. Bisogna trarre insegnamento e monito dal passato, acciocché simili barbarie non si ripetano. Inutile indorare la pillola, inutili penosi distinguo. Altrimenti oggi a te, domani a me.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho voluto solo segnalare che Lager ha parecchi significati e che magazzino non mi sembra quello principale, è uno dei tanti. Campo mi sembra quello più appropriato, vedi per es. Pfadfinderlager (campeggio per boyscouts), ma anche Konzentrationslager, anche Bettlager (giaciglio) ecc. Il verbo lagern significa effettivamente immagazzinare, depositare.
      La sua preferenza per magazzino mi è sembrata una forzatura (il tedesco è la mia seconda lingua). Ma non mi sembra il caso di polemizzare-
      Che poi gli aguzzini di Auschwitz trattassero i prigionieri come merci o oggetti o peggio è risaputo.

      P.S. Sì, anch'io non vedo alternativa all'asteroide, anzi due come dice lei.

      Elimina
    2. Citazione:

      "Ritornarono a casa ma morirono agli inizi degli anni 60".


      Mio nonno materno, anche lui fuggito rocambolescamente da un...lager insieme a un suo commilitone, si sparò con il suo fucile da caccia, nel suo letto, nel 1962. Non l'ho mai conosciuto.

      Elimina
  8. @ Sergio

    Io invece parlicchiavo tedesco, ero molto più ferrato in Inglese e Francese, cercavo di arrangiarmi, per lavoro... Prendo atto della sua precisazione senza ovviamente replicare. Non volevo essere troppo polemico..
    Un saluto

    RispondiElimina