sabato 16 gennaio 2021

Le cene disobbedienti


Testo di 
Lilia Casali

15 gennaio 2020: Cena disobbediente a Forlì in via Cervese da Il Pasto. Con sorveglianza della polizia appena arrivata...





8 commenti:

  1. Guardateli, i servi dei servi dei servi. Meglio un figlio drogato che carabiniere.

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    1. Se parli con loro,dicono che eseguono solo degli ordini.
      Ma eseguire ordini diramati da un governo che va contro il popolo che dovrebbe governare, è da traditori.

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    2. Il presidente delle Filippine, Duterte, aveva dato disposizioni affinché si sparasse a vista a chi andava in giro senza mascherina.

      Il capo della polizia si è rifiutato.

      Non so come sia andata a finire, ma è in ogni caso una notizia notevole.

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  2. La rivolta dei ristoratori non sembra aver avuto molto seguito. Solo pochi locali, e pochi avventori, hanno dunque "disubbidito" al proibizionismo conviviale. Seguiranno multe più o meno impugnabile. Una seccatura, comunque. A casa quindi, si bisboccia al chiuso, col cibo portato con le bici dai nuovi schiavi, scatoloni tremolanti portati a mo' di zaino sul groppone dai bikers. Arriverà cibo freddo, incimurrito, avvilito e avvilente. Meglio pensarci bene e non male. E poi non farne di nulla....

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    1. Stasera pizza fatta da noi, non portata da nuovi schiavi, e non facciamo guadagnare società estere che non pagano le tasse e poi teli ritrovi a detta le8, tipo Facebook, Google o Amazon peri più famosi.

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  3. Chi ha lanciato l'iniziativa è andato a "porta a porta" intervistato dal ciambellano di corte. Alcuni esponenti della lega si sono infilati a sostegno ; niente di nuovo sotto il sole : lo schiavo chiede sempre al padrone se può protestare e quanta catena gli è concessa per farlo.

    La protesta vera è aprire e basta , lavorare senza farsi catturare dalla visibilità strumentale , avere il coraggio di sentirsi liberi dentro e andare avanti in virtù di questo senza compromessi

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  4. IN MEMORIAM

    Si chiamava Adriano, romano, 40 anni e spiccioli. Pianista jazz, sbarcava decentemente il lunario suonando nei locali romani. A marzo 2020 smise di suonare per i famosi motivi.... Si adatto' per sopravvivere ai più svariati mestieri. Ultimamente portava le pizze, i pasti, a domicilio, con la sua Fiat vecchia e scassata. Un guasto, la macchina ferma, il cibo da consegnare. Prova a spingere la vettura per farla ripartire.. È corpulento, la fatica lo stronca. Il cuore cede. Infarto fulminante, niente da fare. Ei fu. RIP.

    Non so perché mai questo fatto mi abbia così toccato. Non lo conoscevo, e non sono troppo incline alla commozione. Gli anni, le vicissitudini, le malattie, mi hanno come inaridito.

    Sotto le mie finestre passano, di giorno e di notte, tanti sventurati come Adriano, senz'altro costretti a rischiare la pellaccia per pochi centesimi. Con poco si fa, con nulla non si fa, diceva la nonna.

    Spero che Adriano si trovi in un posto migliore, adesso. Dolci discese, strade lisce e invitanti. La fame, la sete, la fatica, non mordono più. Ad ogni sosta vi è ristoro di luce, di colore. Da ogni parte proviene una musica dolce e armoniosa,continua. Senza principio. Senza fine.

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    1. Citazione:

      "Con poco si fa, con nulla non si fa, diceva la nonna".


      Noi diciamo: "Nuje al è nuje, alc al è alc".

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