Vi ricordate Mark Rutte? Ma sì, dai, il premier olandese che ci considerava inaffidabili! Quello che sorrideva tutto compiaciuto ad un netturbino che gli diceva "non dia i nostri soldi agli italiani!" Quello che gli euroinomani nostrani, ovviamente, avevano già trasformato in un idolo. Sì, lui. Ebbene, Mark Rutte si è dovuto dimettere per uno scandalo enorme. L’ufficio delle imposte ha contestato in maniera fraudolenta e infondata 26.000 casi di assegni contributivi destinati ai minori, che invece erano stati regolarmente assegnati. A causa di questo, 10.000 famiglie sono state costrette a restituire soldi che avevano percepito in maniera regolare. Peraltro le contestazioni a quanto pare sono macchiate pure da pregiudizi razziali.
Insomma: una vergogna. Siamo tutti d'accordo nel considerare la nostra classe politica indegna e ridicola. Ma il marcio non esiste solo da noi. Corruzione, incapacità e malaffare si riscontrano anche nei cosiddetti "Paesi frugali" (paradisi fiscali con debiti privati alle stelle). La differenza è che lì, pur rubando, i politici continuano a difendere l'interesse nazionale. Qui hanno smesso di farlo da tempo, per lucidare le scarpe a Bruxelles e permettere ad un Mark Rutte di farci la morale.
Il tipo con la mamma puttana? Ah sì, ricordo.
RispondiEliminaCognome aerofagico, tutto il contrario di un sospiro..... Facendo egli Rutte di cognome, quale sarà mi domando il cognome della sua gentile signora? Popolo "frugale", virtuoso. Le vie di Amsterdam sono tappezzato di cacca di cane....
RispondiEliminaRutte in Kulo.
RispondiElimina:-) ci sarebbe da sbizzarrirsi, ma siamo petsoncine educate, a modo. L'approccio olandese agli anziani "malati" di covid è il più delle volte sbrigativo, ma efficace. Non li curano, qualunque cosa abbiano contratto. Punto.
RispondiEliminaIl signor Rutte ha sposato un'italiana che di cognome fa Libero.
EliminaNiente male.....
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