sabato 13 gennaio 2024

Nessuna pietà per le nonne fuegine


“Quando in inverno sono assillati dalla fame, essi uccidono e divorano le loro donne vecchie prima di uccidere i loro cani. Il ragazzo, interrogato circa il motivo, rispose: “I cani prendono le lontre, le donne no”. Il ragazzo descrisse il modo col quale esse vengono uccise tenendole sopra il fumo e soffocandole; egli si divertiva a imitare le loro grida e descriveva le parti del loro corpo che sono considerate migliori da mangiare. Per quanto orribile possa essere una morte per mano di amici e parenti, è ancora più penoso pensare alla paura di quelle vecchie, quando la fame comincia a farsi sentire; ci fu detto che esse spesso fuggono fra i monti, ma che vengono inseguite dagli uomini e riportate a casa per essere uccise accanto al loro focolare”.

[C. Darwin – Viaggio di un naturalista intorno al mondo. Martello editore, 1959]

3 commenti:

  1. Mi sono fatto convinto, come direbbe Montalbano che il famoso Darwin, divoratore compulsivo di ogni specie animale da lui precedentemente catalogata, fosse una grandissima testaccia di ca... Ovvero i suoi racconti contraddicono altri resoconti di esploratori australi, che descrivono i patagoni come popolazioni miti, non certo affumicatori di madri, zie e suocere, prede peraltro poco succulente a cagione dell',impresciuttimento delle carni senili....

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  2. Spero Lumen perdonerà il mio punto di vista...

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    Risposte
    1. Penso che siano due popolazioni diverse: una cosa sono i patagoni, altra cosa sono i fuegini.

      Stando a una mia recente lettura sul cannibalismo nel mondo, entrambe potrebbero aver fatto ricorso all'antropofagia in caso di necessità.

      Non sarebbe la prima volta che membri della propria tribù venivano uccisi e mangiati.

      In quanto a Darwin, era uno spietato cacciatore, sia per cibo, che ancora di più per le collezioni museali.

      Ma nell'Ottocento, quelle erano considerate le scienze naturali.
      Quelli erano i...naturalisti.

      Poi venne Konrad Lorenz, che compì una piccola rivoluzione copernicana, immettendo un po' di etica deontologica.

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