Venite, civette, venite!

Il mio vicino mi ha detto che in un buco nella parete interna del fienile nidificava la civetta. Poi, due anni fa, mi sono trasferito in quella casa di campagna, ma non saprei se la civetta se n’è andata perché sono arrivato io o perché è arrivata una coppia di colombi, che si è appropriata della nicchia. Di fatto, ho sentito spesso il canto delle civette nei dintorni, e siccome prima che intervenissero i muratori a sostituire le assi marce, col rischio di cadere di sotto, non potevo accedere, l’altro ieri, ora che posso farlo, ho attaccato al muro una cassetta di nidificazione, non alla stessa altezza del buco già utilizzato, ma più in basso perché solo lì la scala in mio possesso mi ha permesso di arrivare. Il nido artificiale l’ho comprato in un normale negozio per animali ed è stato ideato e costruito per i pappagalli, soprattutto calopsite, ma anche cocoriti. Dovrebbe andare bene, come apertura, per la minuscola civetta, ma non per i colombi. Ad ogni modo, spetterà al piccolo strigide decidere se la struttura è di suo gradimento. Se dovesse essere utilizzata, cercherò di piazzare la fototrappola, il più in alto possibile, oppure di fare direttamente foto con la macchina fotografica, con o senza cavalletto. Se sarò fortunato, riuscirò a fotografare gli adulti che portano da mangiare ai pullus, oppure anche i pullus stessi che si affacciano all’entrata e magari nell’atto di spiccare il volo. So che, così facendo, recherò dolore alla mia morosa, che ha una vera passione per i roditori, ma purtroppo queste sono le spietate leggi della natura, delle prede e dei predatori, e non possiamo farci niente!