Marco Dabizzi: Gli atleti inglesi ed australiani alle olimpiadi di Parigi hanno accettato felicemente la cerimonia sacrilega e piena di ciccione e froci, hanno accettato i letti di cartone e le camere senza aria condizionata, ma alla scarsità di carne, formaggi e uova, compensata da parte degli organizzatori con piatti vegani, hanno detto "ciucciacelo". E si sono fatti spedire provviste e chef dalle rispettive madrepatrie, nel caso dell'Australia incluse anche 3 tonnellate di tonno e sufficiente caffè per tutti gli atleti per tutta la durata dei giochi. A tutto c'è un limite.
Me: La prego di riflettere che si è vegani per motivi etici, non salutistici, che sono di secondaria se non nulla importanza. In questo caso, gli atleti australiani hanno cattive abitudini alimentari consolidate e avranno la giusta punizione sul piano fisico!
Hibrys: Tanto cattive che ci hanno permesso centinaia di migliaia di anni di sopravvivenza prima che si iniziasse a mangiare vegano. Gli eccessi sono tutti sbagliati.
Me: Gli anglosassoni fanno colazione con uova fritte e bacon: mi trovi un nutrizionista che non ne parli come di "cattive abitudini alimentari".
Nessun commento:
Posta un commento