giovedì 4 luglio 2024

Meno richiesta di carne e latte, meno mucche allevate!


Mi è stato chiesto di scrivere un articolo sul balzello che la Danimarca intende introdurre tassando le flatulenze del bestiame, mucche in primis. Per noi latini, spesso, le scelte dei nordici sono incomprensibili. Come i campionati al coperto di equitazione con cavalli di legno. Lo scopo dichiarato dai governanti danesi, riguardo al punire gli allevatori a causa del metano emesso dagli animali, è quello, pretestuoso, di salvaguardare il clima, in quanto l’anidride carbonica è considerata responsabile del clima che cambia, compresi i disastri che si verificano in tutto il mondo. Ma noi sappiamo come stanno le cose: la responsabilità di alluvioni e, alternativamente, siccità è da attribuirsi alla geoingegneria. I governanti danesi o non lo sanno, o fanno finta di non saperlo. Gli allevatori vengono puniti e la misura in oggetto sembrerebbe fatta apposta per ridurre il numero di capi di bestiame allevati. Dal mio punto di vista è buona cosa, ma non si dice che lo sfruttamento, con finale assassinio degli animali, è immorale, si dice che danneggia il clima. E questo mi ricorda troppo le menzogne sanitarie di quando dicevano che i vaccini contro il Covid venivano fatti per tutelare la salute, mentre erano un modo per sfoltire la popolazione. Come infatti sta avvenendo regolarmente. Che le autorità mentano, consapevolmente o meno, è pacifico. E' risaputo. E nel caso in oggetto, se si arrivasse all’abolizione della zootecnia in toto, io farei salti di gioia, ma siccome questo provocherebbe una rivolta popolare, con tanto di trattori per le strade e disordini sociali come noi latini neanche c’immaginiamo, allora si preferisce scoraggiare l’allevamento, e siccome in altre occasioni e in altri contesti, le autorità cercano di scoraggiare anche l’agricoltura, mi verrebbe da pensare che sia in atto un attacco globale contro l’umanità. Avendo una visione allargata, è esattamente questa la sensazione che provo. E non sono il solo!

3 commenti:

  1. Pure del mefitico, sempre in Danimarca, cosa fanno gli slavati danesi per il pianeta? Praticamente ciò che fanno tutti gli altri, ovvero un pazzo con la c.

    Il nostro habitat è un ambiente chiuso, e quindi si andrà probabilmente incontro a seri problemi, dovuti alla abbondanza di deiezioni umane ed animali, dispersione di rifiuti in quantità industriali eccetera eccetera.

    Qualora ove si verificasse una brusca riduzione di viventi dovuta alla scarsa cura per il cosiddetto ambiente, non credo ciò sarà dovuto ad interventi esterni o divini. Semplice stop (lungo) and go, si riparte forse, si resetta.

    Le stelle, fisse, staranno a guardare, ché del destino degli umani e degli altri senzienti importa nulla, solo una formale presa d'atto da parte di una fantomatica coscienza universale coscienza intesa come registrazione, scevra da ogni coinvolgimento emotivo.

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    1. Citazione:

      "Il nostro habitat è un ambiente chiuso"


      Il "nostro" habitat è un ambiente a circuito chiuso.

      Tutto si ricicla e si rinnova in maniera equilibrata e perfetta. Ha funzionato così per milioni d'anni, finché non è intervenuto l'Homo tecnologicus, con le sue pesanti interferenze, che possono causare danni imprevisti e di natura catastrofica.

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