mercoledì 24 luglio 2024

L'espressione visibile della decadenza dell'Occidente


Testo di Matteo Brandi

Non c'entra niente la "moda", né la "comodità", né tantomeno la "libertà di essere se stessi." Tutte cazzate per evitare di analizzare una decadenza che è lampante. Il mondo si è imbruttito, oggettivamente imbruttito. Il risultato è una sensazione diffusa di alienazione, depressione e vuoto. Quando ne prendi coscienza, non riesci più a vedere ciò che ti circonda con gli stessi occhi.

13 commenti:

  1. Ci si stupisce dei ragazzi.......
    Ma quando vedo per strada uomini MATURI che in estate vanno in giro(e non certo in spiaggia, ma su strade urbane o al supermercato) con le infradito e i calzoncini, mi viene da vomitare.
    Non pretendo certo che con 35 gradi ci vadano con completo giacca e cravatta , una camicia o una t-shirt e un paio di pantaloni lunghi leggeri, magari di lino o cotone, vanno benissimo, e bastano per essere a posto.
    I più "fighi" sono quelli che escono dal Porsche Cayenne o da qualche suv con canottiera e ciabattine da mare.....ai posteri l'ardua scemenza.
    Zenzero

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    1. Quando sono in servizio come autista porto giacca e cravatta (con blu-jeans).

      Aspettando il cliente, per strada, in piedi all'ombra, guardo come sono vestiti gli altri uomini.

      Quasi tutti sono in maglietta e pantaloni stile bermuda.

      E noto che mi guardano strano.

      Ma la cosa positiva è che, passandomi vicino, sia uomini che donne, mi dicono buongiorno, facendomi sentire una persona importante.

      Al di là del caldo, è una bella sensazione.

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    2. Quelle élegance, Monsieur Robert!
      Zenzero

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    3. Rettifico: élégance, con due accenti acuti, pardon, per la fretta....
      Zenzero

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    4. solo per non citare certi attempati over 60 con coda di cavallo appiccicata alle spalle, ascelle scoperte con flora tipo mangrovie nidi di insetti sconosciuti alla scienza , pance ben in vista , sempre un testicolo non decide di prendere aria da sotto....e i figli imparano subito.

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  2. Anche a me sembra brutto.
    Ma perché un abito ci sembra brutto e una ci sembra bello ?
    La risposta non è così facile come sembra.

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    1. Tento una risposta: è l'imprinting.


      Durante la nostra infanzia, i "grandi" si vestivano così: padri, zii, nonni, il maestro, il prete in Clargyman,e gli altri personaggi pubblici.

      Abbiamo interiorizzato una certa figura di eleganza, associandola alla nostra serenità infantile.

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  3. Appunto......io sono cresciuta con un certo tipo di concetto nel vestiario, ricordo mio nonno e il compagno di mia nonna, quello, poi, si faceva arrivare da Londra il tessuto per farsi gli abiti su misura....poi mio zio, nato nel 52, andava all'Università coi capelli alla Beatles o alla Ian Gillan dei Deep Purple, ma vestito bene.
    Altri tempi.
    Zenzero

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  4. L'abito fa il monaco? O vice versa....?
    Agnelli in pantaloncini, camiciotto e zoccoli era elegante. Berlusconi in completo blu Armani pareva un contadino rivestito...

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  5. L'abbigliamento persegue due diversi obiettivi, in contrasto tra loro.
    Da una parte serve ad omologarci, a farci sentire parte integrante di un certo gruppo, dall'altro a distinguerci, a farci sentire più 'speciali' degli altri.
    Quindi non c'è da stupirsi se, data questa intrinseca contraddizione, se ne vedano letteralmente di tutti i colori.

    Se interessa un post sull'argomento, lo trovate qui:
    https://ilfenotipoconsapevole.blogspot.com/2023/06/allultima-moda.html

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