martedì 23 luglio 2024

Il gatto Stefano


Testo di Pier Luigi Pinna

Il 21 Luglio del 1948 nasce a Londra, da padre greco-cipriota, Cat Stevens, nato Steven Demetre Georgiou, che dopo aver rischiato di morire annegato nel 1977, abbraccerà il nome di Jusuf Islam convertendosi all'Islam. All'inizio della sua carriera musicale, Georgiou adotta il nome "Cat Stevens" dopo che un'amica gli fa notare che i suoi sembrano gli occhi di un gatto. Il suo periodo di maggiore popolarità fu a cavallo tra i Sessanta e i Settanta: il suo Folk era caratterizzato da canzoni sotto forma di dialogo (una su tutte, ovviamente, la celeberrima "Father and Son”), inni alla meditazione spirituale, inviti alla saggezza universale, ballate soavi. Nel giro di due anni, tra il 1970 e il 1971, dà alle stampe gli album "Mona Bone Jakon", "Tea for the Tillerman" e "Teaser and the Firecat", che lo faranno diventare famoso in tutto il mondo.





16 commenti:

  1. Si è convertito , okay, ma le canzoni di Cat erano bellissime,
    Sad Lisa e O Caritas (quest'ultima cantata quasi tutta in latino), sono indimenticabili, come anche Katmandu, Lady D'arbanville, etc..
    Il signor Pinna ha dimenticato l'LP Catch bull at four....
    Zenzero

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  2. "Father and son" la cantavo come ninna nanna a mio figlio da piccolo.

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  3. Morning has broken like the first morning
    Blackbird has spoken like the first bird
    Praise for the singing, praise for the morning
    Praise for them springing fresh from the world

    Sweet the rains new fall, sunlit from Heaven
    Like the first dewfall on the first grass
    Praise for the sweetness of the wet garden
    Sprung in completeness where His feet pass

    Mine is the sunlight, mine is the morning
    Born of the one light, Eden saw play
    Praise with elation, praise every morning
    God's recreation of the new day

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    1. Traduzione:

      "Il mattino è sorto come il primo mattino Il merlo ha parlato come il primo uccello Lode per il canto, lode per il mattino Lode per loro che sbocciano freschi dal mondo Dolce il nuovo autunno delle piogge, illuminato dal sole dal cielo Come la prima rugiada sulla prima erba Lode per la dolcezza del giardino umido Sorto nella completezza dove passano i Suoi piedi Mia è la luce del sole, mio ​​è il mattino Nato dall'unica luce, l'Eden vide il gioco Lodare con euforia, lodare ogni mattina La ricreazione di Dio del nuovo giorno"

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    2. Se uno non ha i denari per pagare la cambiale a fine mese, le lodi si trasformano presto in orrende bestemmie... Non credo il buon Cat sia mai stato protestato, o che abbia pernottato sulle panche di Camden Town perché moroso con l'affitto . A mio avviso la poesia deve trasmettere virilità, forza di sopportazione e di reazione. Non melensaggini ruffiane che non scontentano nessuno...

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    3. "Il poeta o vulgo sciocco un pitocco non è già........."
      Suggerirei la poesia Il Poeta, di Carducci. Oltretutto roba nostra per Zeus. Capolavoro assoluto, genio assoluto.

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    4. Ovvero il poeta un dispensatore di forza, di coraggio, e non di Tavor....

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    5. Temo, ahimè, Mauro, che a chi ha rogne da grattare, la poesia, qualunque essa sia, anche quella di Carducci , vada bene per pulirsi il sedere.......
      Zenzero

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  4. Molto bella, un inno alle bellezze della Terra.
    Ma che dire del dolore cantato in O Caritas?
    Lì si parla di devastazioni, di uomini che gridano disperati,
    di estinzione del mondo e delle stelle per colpa della specie umana....lo trovo struggente.
    Zenzero

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    1. Nello Zen trovare il toro è il quarto livello (at four) di conoscenza del proprio io.
      Zenzero

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    2. Sai molte cose. Pensavo che c'entrasse con la corrida spagnola, perché i ritmi musicali erano quelli.
      Freeanimals

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  5. Lo so solo perché mi sono chiesta anche io, negli anni, avendo l'LP, cosa c'entrasse il toro.
    Zenzero

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