sabato 7 novembre 2015

L'incognita dei nanotubi


Fonte: Ecplanet

Diventeremo delle macchine senza nemmeno accorgercene. Una recente indagine medica ha potuto appurare che nei bronchi e negli alveoli polmonari di bambini residenti a Parigi, la Ville merde, sono presenti nanotubi di carbonio. La causa principale di questa condizione epidemiologica, secondo gli autori della ricerca, non è chiara, ma è ormai assodato che la comparsa dei nanotubi di carbonio non è un prodigio del mago Zurlì, ma si deve alla geoingegneria clandestina. Le chemtrails, come ha dimostrato tra gli altri il geofisico statunitense Michael J. Herndon, sono proprio collegate alla dispersione delle nanostrutture in oggetto. La ricerca conferma pure alcune nostre precedenti acquisizioni. E’ palese il collegamento tra inquinamento da aerosol chimico e patologie come l’asma, la mortale bronchiolite costrittiva e la polmonite atipica, affezioni la cui eziologia non è da ricondurre ad infezioni batteriche o virali, ma all’inalazione di pernicioso particolato fine ed ultrafine.



Particolato fine è stato reperito nei bronchi e negli alveoli di bambini asmatici. Nanotubi di carbonio di origine antropica sono stati trovati in tutti i campioni ad indicare altresì che gli esseri umani abitualmente respirano queste nanostrutture. Questi nanotubi sono associati ad effetti negativi sulla salute anche nel range di concentrazioni inferiori a quelle raccomandate dall'Organizzazione mondiale della sanità. Abbiamo dimostrato che i nanotubi di carbonio (CNT) sono presenti nelle vie aeree dei bambini asmatici parigini. Queste nanostrutture sono simili a quelle presenti nelle polveri e negli scarichi dei veicoli, così come assomigliano a quelli precedentemente rilevati nell'atmosfera negli Stati Uniti d’America, in ragnatele (filamenti di polimeri, n.d.t.) esaminate in India e nel ghiaccio dei carotaggi. Questi risultati suggeriscono che gli esseri umani sono regolarmente esposti a nanotubi di carbonio.

Prove schiaccianti dimostrano che il particolato fine (PMS) dell'inquinamento atmosferico penetra nelle vie aeree inferiori e sono associate ad effetti negativi sulla salute. Lo studio instaura un collegamento tra contenuto di carbonio nei macrofagi alveolari (valutato solo al microscopio ottico) ed il declino della funzione polmonare. Tuttavia, per quanto di nostra conoscenza, questo tipo di particolato non era mai stato accuratamente localizzato all'interno delle cellule polmonari umane. L’origine delle componenti in primis responsabili della miscela di particolato è ancora sconosciuta. Abbiamo usato una trasmissione ad alta risoluzione elettronica e la spettroscopia a raggi X a dispersione di energia per caratterizzare il particolato fine presente nel liquido di lavaggio bronco-fluido-alveolare ed all'interno delle cellule polmonari di bambini asmatici.

3 commenti:

  1. http://indipezzenti.blogspot.it/2015/11/oggi-saremo-brevi.html

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    1. Grazie.
      D'accordo, sono fibre di lana ingrandite.

      Tuttavia, oggi dalle mie parti (Friuli occidentale) c'era un fascio di scie che facevano brutta mostra di sé in controluce, sul fare del tramonto.

      Fino a pochi anni fa non si vedevano e i voli di linea già esistevano.

      Quindi, qualche operazione viene compiuta nei cieli, mediante aerei, e chi meglio dei militari è in grado di fare operazioni segrete?

      Cosa bolle in pentola è una domanda sempre valida.

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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