Fonte: Riscatto Nazionale
Un commando della Decima Brigata ammazza
uno dei piloti che guidavano il caccia russo abbattuto dai turchi.“È
un pilota russo! Allahu Akbar!”.
E, al grido di “Allah è grande!”, un commando di ribelli siriani
appartenenti alla Decima
Brigata hanno ammazzato
uno dei due piloti che guidavano il caccia russo abbattuto dagli F-16
turchi. I ribelli hanno, poi, diffuso su internet un video in
cui si vede il cadavere
dello sciagurato pilota.
“Ucciso
un pilota russo nella provincia di Latakia per mano dei
rivoluzionari”, esultano
i ribelli della Decima Brigata su Twitter e Facebook. Il pilota
russo è stato ammazzato dai ribelli
siriani mentre tentava
di raggiungere con il suo paracadute una zona in mano al regime di
Damasco. “Quando si sono
lanciati, hanno cercato ripetutamente di dirigere i loro paracaduti
verso la zona controllata dal dittatore Bashar al Assad – spiega
Jabir Ahmad, portavoce della Decima Brigata, alla Dpa – i nostri
uomini dell’unità dei mitraglieri della Decima Brigata sono
riusciti a colpirlo prima che scappasse e il suo cadavere è caduto
nella zona liberata”. Negli
ultimi due mesi la zona è stata teatro di violenti scontri tra le
forze governative di Bashar
al Assad sostenute dai
raid aerei russi e gruppi siriani ribelli. Nell’area è attivo
l’Esercito libero siriano, ma anche il Fronte
al Nusra legato ad al
Qaeda e forze turkmene. La Russia ha iniziato a bombardare in Siria
dal 30 settembre su richiesta di Assad, ufficialmente contro il
sedicente Stato Islamico. Fonti dell’opposizione hanno però
contestato a Mosca di colpire anche i ribelli moderati che combattono
il governo di Damasco.
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