I Blues Brothers, nel
film che li rese famosi, erano in missione per conto di Dio. Io sono
in missione per conto di Antonio, Valentino, Luciano, Attila e
Pietro. Se qualcuno pensasse che sono nomi inventati perché nessun
genitore italiano chiamerebbe Attila il proprio figlio, rispondo che
infatti l'Attila in questione è ungherese, come il Luciano in
oggetto è rumeno, mentre gli altri tre sono italiani. Con due di
loro, Antonio e Valentino sono in rapporti di amicizia e le cose che
mi hanno chiesto di portar loro dal Madagascar saranno dei doni,
mentre con Luciano, Attila e Pietro gli oggetti richiesti saranno
sottoposti a transazione economica, anche se i “desiderata” di
Pietro non sono oggetti materiali, come spiegherò fra poco. Andiamo,
quindi, per ordine.
Soggetto numero 1:
Antonio. Avendone ricevute già l'anno scorso e avendole utilizzate
per fare un ottimo gelato, anche quest'anno la mia missione sarà di
procurargli alcuni baccelli di vaniglia che, come tutti sanno, sono i
frutti di una specie di orchidea. Quelli marroni essiccati vengono
tradizionalmente usati nell'industria dolciaria e il Madagascar vanta
il primato di primo esportatore mondiale. La zona dove viene
coltivata la vaniglia è il nord ricco di foreste e i quantitativi di
prodotto pronto per l'esportazione partono proprio da porto di
Tamatave, nel nord est della Grande isola. Ad Antonio porterò un
sacchetto di baccelli venduti per strada in tutte le città malgasce
e lo comprerò al termine del mio soggiorno.
Soggetto numero 2:
Valentino. Trattandosi di un appassionato di piante laureato in
botanica, su suo espresso desiderio cercherò di procurargli alcuni
semi di piante commestibili, che ovviamente non esistano in Europa.
Piante che diano i propri frutti entro poche settimane e non anni,
come nel caso degli avocado, delle papaie, dei manghi e dei litchi,
che sono prodotti da alberi a vita decennale. Penso quindi a qualche
specie di peperoncino, al taro, che è una radice simile alla
barbabietola, e a qualche varietà di lattuga, mentre i semi di
piante ornamentali li posso raccogliere camminando per strada, oppure
comprandoli dai venditori che vanno al mercato con i loro sacchetti.
Di quelli in foto, riconoscibili sono i semi di zucca in primo piano
ma l'unico nome malgascio che la mia guida ha saputo indicare sono i
Tefy che si usano per creare siepi e si vedono nel grande sacchetto
nero in alto a sinistra, con tanto di barattoli usati come misurini.
Soggetto numero 3:
Luciano. Si tratta di un mio collega espositore, specializzato in
fossili e minerali. Come ha fatto il soggetto numero 4, anche Luciano
mi ha fornito una lista di minerali da procurargli, che siano però
su matrice e non avulsi dal contesto da cui sono stati estratti. La
lista è lunga e si va dal rubino allo zaffiro, passando attraverso
il berillo e il rutilo. I nomi non devono impressionare, giacché in
Madagascar, anche se si tratta di pietre semipreziose, rubini e
zaffiri, come anche gli smeraldi, sono abbondantissimi. Gli esemplari
grezzi si trovano in vendita con facilità e il costo finale
esorbitante dipende alle molte lavorazioni che la pietra subisce
prima di essere incastonata su collane e anelli. Fra i campioni
richiesti c'è anche la labradorite, che in Madagascar te la tirano
dietro la schiena, di tanta che ce n'è.
Soggetto numero 4:
Attila. Come Valentino ha una grande passione per le piante e fa il
giardiniere, così Attila ha una grande passione per i minerali ma fa
l'operaio. Non è un mio collega espositore e i campioni che mi ha
prenotato sono solo per la sua gioia da collezionista. Qui andiamo
sul difficile. Zinnwaldite, Betafite, Hibonite, Londonite e
Metatorbernite sono nomi che non avevo mai sentito e penso che anche
per gli altri comuni mortali valga la stessa cosa. Mi sono portato
dietro il manuale di riconoscimento dei minerali dello Schumann, ma
ho visto che non tutti i minerali richiestimi da Attila sono citati.
La Tormalina cocomero, per esempio, non c'è. Comunque, la lista è
indicativa e sia Attila che Luciano dovranno accontentarsi di ciò
che sarò in grado di trovare. Sia all'uno che all'altro, prima di
comprarli, manderò foto di campioni con relativo nome e prezzo, così
che possano decidere a distanza, stando in Italia, se quel preciso
esemplare gli interessa. E' ovvio che se trovo qualche bel cristallo
lo tengo per me.
Soggetto numero 5:
Pietro. La missione che intendo compiere per Pietro è più
complessa. Non si tratta di comprare cose, ma di contattare
proprietari di alberghi e ristoranti sulle spiagge del sud malgascio,
per conoscere la loro disponibilità ad aprire centri nautici.
L'azienda di Pietro, una volta avuto l'okay del titolare di albergo,
porterebbe sul posto l'attrezzatura necessaria per immersioni,
snorkeling, kite-surfing e vela, tutte attività che necessitano di
un magazzino per conservare le attrezzature. La vedo dura, perché i
malgasci sono gente concreta e le mie, anzi le nostre perché mi
avvarrò di Tina come interprete, nel momento dell'esposizione della
proposta sono solo parole. Discorso diverso con i proprietari vazaha
di alberghi, francesi in gran numero ma anche qualche italiano. Con
costoro, se animati da autentico spirito imprenditoriale, potrei
avere qualche maggiore possibilità di successo, nel cercare di
convincerli a collaborare con Pietro. In fondo, quello che si chiede
è una rimessa con acqua e luce, con guardiano, che nel caso degli
alberghi già c'è, e ovviamente sistemi di sicurezza antiladro. Le
chance di successo sono un'incognita per me, non avendo mai fatto il
piazzista, né avendo la stoffa del venditore e, anche in questo
caso, Pietro dovrà accontentarsi di ciò che riuscirò a combinare.
La mia mercede, se mai dovesse arrivare, mi sarebbe elargita sono ad
affare concluso.
Nel film dei Blues
Brothers c'è il lieto fine, con i cattivi che soccombono e i buoni
che vincono. Nel mio caso, non ci saranno né buoni né cattivi, né
vinti né vincitori ma solo la mia undicesima avventura in queste
contrade tropicali, distribuendo un po' di denaro a destra e a manca,
con molta voglia di imparare cose nuove e qualche modesta
velleità di commercio.
Grazie mille Roberto ;) (y) "Luckas"
RispondiEliminaImmagino tu sia il.....soggetto numero 3.
EliminaNon c'è di che.
:-)