Fonte: OIPA
A febbraio dello
scorso anno l’OIPA ha lanciato una lettera di protesta indirizzata
alle autorità vietnamite per chiedere lo stop definitivo del Nem
Thuong Festival: http://www.oipa.org/italia/2015/nemthuong.html
Questo spietato rituale prevede l’uccisone di maiali
mediante decapitazione mentre sono totalmente coscienti, permettendo
poi agli spettatori di intingere delle banconote nel loro sangue,
come rito propiziatorio per il nuovo anno. Il tutto avviene il sesto
giorno del nuovo anno lunare, indicativamente nella seconda settimana
di febbraio, in pubblico, davanti a centinaia di persone tra cui
bambini. Negli ultimi anni, lo
sdegno e le proteste nei confronti di questo barbaro rituale sono
oltremodo cresciuti, sia localmente da parte della popolazione
vietnamita, sia a livello internazionale, anche grazie
all’interessamento di associazioni come Animals Asia. A seguito
di tali pressioni, il governo vietnamita si è espresso condannando
le feste tradizionali cruente. Tutto ciò non è tuttavia stato
sufficiente, per ora, alla cancellazione del festival e nei giorni
scorsi le autorità della provincia di Bac Ninh hanno dichiarato che
il festival si terrà anche nel 2016, ma in un’area più defilata
della precedente e non sarà più permesso alla popolazione intingere
la banconote nel sangue dell’animale.
Ancora una volta,
l’OIPA lancia la protesta contro il Nem Thuong festival, chiedendo
alle autorità locali la cancellazione totale di questo assurdo
massacro. Nei giorni scorsi il
Ministro della Cultura, dello Sport e del Turismo vietnamita ha
dichiarato di essere contrario ai festival che prevedono riti cruenti
e brutali. Il Ministro si riferisce al tristemente noto festival di
Nem Thuong, che prevede l’uccisione pubblica di due maiali
tagliandoli letteralmente a metà o decapitandoli con una sciabola e
si tiene ogni anno il sesto giorno del nuovo anno lunare (quest’anno
il 24 febbraio). Al mattino i due animali terrorizzati vengono
rinchiusi in piccole gabbie e fatti sfilare nel villaggio
accompagnati da tamburi che contribuiscono ad aumentare il livello di
stress e panico degli animali. Giunti a destinazione vengono
legati e decapitati o tagliati a metà. Il loro sangue viene poi
distribuito al pubblico che vi intinge le banconote per avere fortuna
e prosperità. Nonostante il Ministero abbia quindi espresso
ferma contrarietà a questa tipologia di manifestazioni, non è stato
emanato alcun divieto ufficiale, vi invitiamo quindi a inviare
l’appello di protesta alle autorità per chiedere che questa
barbarie venga fermata.
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