lunedì 9 novembre 2015

Un'odiosa superstizione con gli occhi a mandorla


Fonte: OIPA

A febbraio dello scorso anno l’OIPA ha lanciato una lettera di protesta indirizzata alle autorità vietnamite per chiedere lo stop definitivo del Nem Thuong Festival: http://www.oipa.org/italia/2015/nemthuong.html  Questo spietato rituale prevede l’uccisone di maiali mediante decapitazione mentre sono totalmente coscienti, permettendo poi agli spettatori di intingere delle banconote nel loro sangue, come rito propiziatorio per il nuovo anno. Il tutto avviene il sesto giorno del nuovo anno lunare, indicativamente nella seconda settimana di febbraio, in pubblico, davanti a centinaia di persone tra cui bambini. Negli ultimi anni, lo sdegno e le proteste nei confronti di questo barbaro rituale sono oltremodo cresciuti, sia localmente da parte della popolazione vietnamita, sia a livello internazionale, anche grazie all’interessamento di associazioni come Animals Asia. A seguito di tali pressioni, il governo vietnamita si è espresso condannando le feste tradizionali cruente. Tutto ciò non è tuttavia stato sufficiente, per ora, alla cancellazione del festival e nei giorni scorsi le autorità della provincia di Bac Ninh hanno dichiarato che il festival si terrà anche nel 2016, ma in un’area più defilata della precedente e non sarà più permesso alla popolazione intingere la banconote nel sangue dell’animale.

 
Ancora una volta, l’OIPA lancia la protesta contro il Nem Thuong festival, chiedendo alle autorità locali la cancellazione totale di questo assurdo massacro. Nei giorni scorsi il Ministro della Cultura, dello Sport e del Turismo vietnamita ha dichiarato di essere contrario ai festival che prevedono riti cruenti e brutali. Il Ministro si riferisce al tristemente noto festival di Nem Thuong, che prevede l’uccisione pubblica di due maiali tagliandoli letteralmente a metà o decapitandoli con una sciabola e si tiene ogni anno il sesto giorno del nuovo anno lunare (quest’anno il 24 febbraio). Al mattino i due animali terrorizzati vengono rinchiusi in piccole gabbie e fatti sfilare nel villaggio accompagnati da tamburi che contribuiscono ad aumentare il livello di stress e panico degli animali.  Giunti a destinazione vengono legati e decapitati o tagliati a metà. Il loro sangue viene poi distribuito al pubblico che vi intinge le banconote per avere fortuna e prosperità. Nonostante il Ministero abbia quindi espresso ferma contrarietà a questa tipologia di manifestazioni, non è stato emanato alcun divieto ufficiale, vi invitiamo quindi a inviare l’appello di protesta alle autorità per chiedere che questa barbarie venga fermata.

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