domenica 6 marzo 2016

Chi deve togliere le castagne dal fuoco?



Quello che vedete in questa foto è un carro armato libico distrutto. Il fessacchiotto che ci sta sopra sono io. Sono a 100 km da Bengasi. Era il 2011 ed io rimasi più di un mese in Libia ricoprendo il ruolo di inviato per il tg. Ma su questa foto la domanda da fare non è tanto a chi apparteneva quel carro armato. E nemmeno chi sia il fessacchiotto che ci stava sopra (io). La domanda giusta è, ed era: chi ha distrutto quel carro armato? Risposta: un caccia bombardiere francese. E perché la Francia intervenne nel conflitto? La risposta di allora fu: "Per aiutare la popolazione della Cirenaica dalle violenze delle truppe del dittatore Gheddafi"!
FALSO, OVVIAMENTE!



La Francia intervenne perché alla Francia interessa la Cirenaica. E per essere chiari: alla TOTAL interessano i pozzi petroliferi. Il risultato di quanto accadde è sotto gli occhi di tutti: Gheddafi è stato linciato e ammazzato (si dice da agenti francesi), il paese è finito nel caos, migliaia di profughi arrivano sulle nostre coste, il fondamentalismo e l'ISIS dilagano. Ora la storia si ripete. Ma ai francesi si sono aggiunti anche i britannici, tutti sul terreno libico più o meno segretamente. L'Italia che a suo tempo fu di fatto costretta ad accodarsi nei bombardamenti, sta perdendo la sua influenza sulla sua ex colonia. Il nostro governo non sa esattamente cosa fare e rischia di impantanarsi. La Libia potrebbe essere divisa in tre stati sulla cui influenza stanno tramando numerosi paesi europei, formalmente nostri alleati. In realtà pronti a sfilarci i grandi accordi sullo sfruttamento dei pozzi petroliferi. Con buona pace dell'Italia e ...dell'ENI. Altro che difesa della libertà! Chiamiamo le cose col nome giusto. Interessi. Solo interessi. Da che mondo è mondo va così.

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