mercoledì 29 luglio 2020

Ho cancellato dalle amicizie un altro animalista di Sinistra


Aurelio MeloneLe parole restano, inutile fare marcia indietro. Bocelli: "umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa". I morti ci sono stati. Le strutture sanitarie al collasso. Una generazione spazzata via in Lombardia. Bocelli, ancora: "qualche dubbio su questa cosiddetta pandemia". Fossi un parente di una vittima ti tirerei uno schiaffo in faccia. A chi mi risponde che non si fa ad una persona ipovedente gli risponderei che ho qualche dubbio che sia cieco. 
P.s. La casa di Bocelli


MeAurelio Melone, mi dispiace che tu stia dall'altra parte della barricata. Una volta eravamo animalisti e ci rispettavamo. Ora vedo che ti sei lasciato ipnotizzare dalla propaganda, tu e i tuoi amici di FB, cioè hai rinunciato al tuo senso critico e stai seguendo il gregge diretto al macello. Onde evitare di guastarci il fegato, sarebbe opportuno che ci cancellassimo dalle amicizie. A te l'onore di cancellarmi. Se non lo farai tu, lo farò io, perché perdere tempo con i plagiati mentali non mi va.

30 commenti:

  1. Se i comunisti avessero cervello non voterebbero a sinistra

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  2. Risposte
    1. Un po' di nobiltà c'è, suvvia!

      Tra provare compassione per ogni creatura e non provarne affatto per nessuno, c'è un abisso.

      Con chi si sente più a suo agio, lei Andretta, con un cacciatore carnivoro materialista o con un mite vegetariano sensibile e rispettoso?

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    2. Mi scusi ma la domanda e' posta male. Ho vissuto in un luogo naturale con zero consumismo e i cacciatori e pescatori erano la base dell'economia di sussistenza locale. Avesse fatto la domanda li', anche posta allo stesso suo modo, le avrebbero detto il primo senza esitare, perche' senza il primo non sarebbero neanche ancora vivi. Conosciuti cacciatori miti, sensibili e rispettosi. Semplicemente in un luogo in cui l'agricoltura ha scarso successo, anche per motivi climatici, il cacciatore era il requisito minimo per la sopravvivenza.
      Io credo che prima di essere animalisti, ambientalisti, vegani, vegetariani o altro bisognerebbe essere autosufficienti dal punto di vista della sussistenza; dopo di cio' si puo' valutare quanto "isti" o "ani" si e' in grado di essere. Altrimenti si sta solo facendo i fr… col c… degli altri, che a mio parere e' piu' esecrabile dell'essere carnivoro, o al minimo e' equiparabile.

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    3. Nell'arco temporale della storia umana, da quanto tempo le società a cui fai riferimento hanno smesso di essere antropofaghe?

      Da poco, sempre nell'arco temporale della storia umana.

      Che fine facevano i nemici catturati delle tribù vinte?

      Presso le società precolombiane, i nemici catturati venivano ingrassati per poi sottoporli all'estrazione del cuore, sugli appositi altari, mentre i loro corpi venivano poi fatti rotolare giù dalla piramide. A beneficio del popolo.

      Tra di loro, con i membri della loro razza, Maya, Aztechi e Inca erano gentilissimi.

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    4. Ma lei sta parlando di rituali nell'ambito della religione-superstizione o politica. Io parlo del mero aspetto della sopravvivenza di un gruppo in maniera autosufficiente, senza import export, supermercati, chimica per la coltivazione intensiva, e via via le sempre maggiori trovate del progresso distruttive dell'ambiente, dell'ecosistema e dell'uomo.
      Sull'antropofagia per scopi nutrizionali, non ho dubbi che si ripresenterebbe in qualsiasi societa' qualora fosse vittima di carestia.
      Io intendo un vero, reale, e potremmo definirlo primordiale equilibrio con l'ecosistema che ci ospita tutti ed in cui tutti nasciamo, ci nutriamo e moriamo. Con stima.

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    5. Evidentemente lei vive in una zona totalmente diversa dalla mia, non è la prima volta che in quest'albergo manifesto la mia totale contrarietà nei confronti dei cacciatori che volentieri eleggerei a mia personale selvaggina.

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    6. Il cannibalismo rientra nei normali aspetti "della sopravvivenza di un gruppo in maniera autosufficiente".

      In Africa era presente fino a tutto l'Ottocento. In Oceania è ancora presente.

      Se nel Diciannovesimo e Ventesimo secolo ha conosciuto un graduale declino, lo si deve all'educazione impartita dall'Occidente cristiano.


      Se è riprovevole il cannibalismo, deve esserlo anche il mangiare le altre specie animali. Indipendentemente dal fatto che il mangiatore di cadaveri sia gentile o feroce con i propri membri della tribù.

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    7. Il cannibalismo rientra nei normali aspetti "della sopravvivenza di un gruppo in maniera autosufficiente".

      Non credo sia cosi', non lo e' mai stato per molte civilta', si possono fare altrettanti esempi contrari a quanto lei riporta. Il cannibalismo rientra piuttosto nell'aspetto della sopravvivenza in condizioni estreme. Oppure siamo nell'ambito delle credenze religiose e rituali: mangiare il nemico, ottenere la sua forza ecc.

      Infine trovo il fatto che esista gentilezza tra membri della propria razza, e meno gentilezza, o sana diffidenza, verso quelli di altre razze la cosa piu' naturale che possa esserci. Gli individui di uno stesso gruppo sono solidali tra loro: e' indispensabile sia come arma di difesa che di attacco, se necessario. Lo vediamo da quanto accade in Italia cosa succede quando viene a mancare questo semplice istinto naturale.

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    8. Mi sa che, gira e rigira, stiamo dicendo le stesse cose.

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    9. Puo' darsi sa.
      L'unica differenza e' che io non riesco a vedere i carnivori come dei criminali. Prima di definire loro criminali ne ho cosi' tante di categorie di criminali e incoerenti che credono di essere, per esempio, ambientalisti, mentre magari con la loro sola esistenza sono il peggior danno all'ambiente, per dire...che prima di condannare i cacciatori o i carnivori (ma meglio i cacciatori che se lo procurano da soli il cibo), ce ne passa. Scavando per bene uno potrebbe pure scoprire che il loro stile di vita e' piu' ecologico di quello di un qualsiasi vegetariano di citta'.

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    10. Glielo dico senza peli sulla lingua solo perche' noto che lei e' aperto mentalmente, senza intenzione di ironizzare o ferire, sia chiaro.

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    11. In quanto mandanti di un crimine, i carnivori non possono dirsi innocenti.

      Poi, come carattere, possono anche essere delle piacevoli persone.

      Ma questo non cambia la realtà delle cose.

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    12. Le sto facendo lo stesso discorso, ma da un altro punto di vista. Ad esempio, usare in questo momento questi aggeggi costituiti da metalli, terre rare, energia elettrica ecc. ecc. potrebbe gia' fare di noi dei mandanti di crimini piu' efferati, come la distruzione di un intero ecosistema e della vita che li' prosperava. Capisce anche lei che se si va a scavare ci sono mandanti e mandanti, che se non si rinuncia a un intero stile di vita (in partenza contro la vita) e' inutile poi fare i santi che si preoccupano per la foresta amazzonica… tanto per parlare spicciolo.

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    13. Caro Roberto
      ha fatto mio l'argomento vincitore contro i carnivori. Credono di avere le mani monde di sangue mentre sono i mandanti dei macellatori. I carnivori, impostori, dovrebbero avere il coraggio una volta nella vita di ricavarsi da sé la bistecca uccidendo, dissanguando, spellando e squartando il cadavere di cui si cibano. Quando vengo a sapere che un carnivoro è morto di cancro commento: ben gli sta.
      Due giorni fa è morto in casa un piccione che avevo raccolto dalla strada perché malato. Guarì e non ebbi coraggio di dargli nuovamente libertà. Ogni anno pensavo di lasciarlo libero lasciando aperta la finestra perché fosse lui a decidere di andar via. Ma poi pensavo: e se non trova rifugio di notte tornerà a casa entrando dalla finestra lasciata aperta? E se non fosse più in grado di volare in alto che fine avrebbe fatto? Così è vissuto in una grande stanza circa 15 anni. Ogni notte abbassavo la tapparella e aprivo la finestra per rinnovare l'aria. Aveva a disposizione due piatti d'acqua anche perché si rinfrescasse oltre che per bere. Il pavimento era coperto di giornali ed ogni settimana venivano cambiati. Nei giorni estivi si poneva di notte su un mobile vicino alla finestra forse per avere più aria filtrante dalla tapparella abbassata. L'altra notte, come sempre, ho abbassato la tapparella e ho aperto la finestra. Ma la mattina l'ho trovato morto ai piedi del mobile. Che tristezza. Forse ho sbagliato tutto. Avrei dovuto lasciarlo libero appena guarito? Non lo so. Ho chiamato un corriere perché portasse il povero piccione nell'ambulatorio di un veterinario che è l'unico che sia esperto in volatili perché facesse l'autopsia. Come è possibile che sia morto improvvisamente se il giorno prima volava dal pavimento sino ad un alto mobile a contatto del soffitto, cioè ad un'altezza di tre metri? Ho avuto un altro piccione che però non volava perché l'avevo raccolto dalla strada con un'ala spezzata. E' vissuto in casa 23 anni camminando sul pavimento. Riconosco che i piccioni sono anaffettivi, non sono socievoli con gli umani. Lei al mio posto che avrebbe fatto?

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    14. Forse mi giudicherà cinico e incapace di prendermi delle responsabilità, ma io gli avrei trovato un posto sicuro, lontano dai predatori e lo avrei lasciato al suo destino.

      Dal nostro punto di vista la natura è crudele con chi è inadatto a sopravvivere, ma è, appunto, un nostro punto di vista, relativo.

      Ho avuto anch'io in gioventù dei colombi, ma erano sani e vivevano liberi nel cortile. Uno di essi, la mattina quando alzavo le persiane, partiva dal suo sito e volando mi entrava in camera, andando a posarsi sopra un armadio.

      Non credo che lo facesse per il cibo, ma per il piacere della compagnia, poiché non era in camera che gli davo da mangiare. Quindi non aveva il rinforzo del premio in cibo.

      Da quei lontani anni, non ho più avuto piccioni o colombi che dir si voglia.

      Mi bastano le cagnette.

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  3. Anche un cieco puo vedere che la pandemia è tutta una fuffa.
    Invece i poveri cechi mentali, animalisti e non, non ne sono capaci.

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  4. Chi parla a favore della finta pandemia, o ha interessi in essa, o nn ha il coraggio di opporsi neanche a parole al sistema. Dei due nn so chi sia peggio.

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    1. C'è, per me, un grosso punto interrogativo in proposito. Sul perché non riescano a vedere l'inganno.

      In quanto animalista di vecchia data, Aurelio Melone avrebbe dovuto imparare che nella scienza medica ci sono molte manipolazioni e menzogne.

      Basti pensare alla vivisezione che viene praticata anche sapendo che non è di alcuna utilità, ma la si fa per ingannare la popolazione, avendo la scusante, in caso di controversie giudiziarie, di aver fatto tutti i test previsti per legge.

      Così il tribunale manda assolte le case farmaceutiche.

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    2. "C'è, per me, un grosso punto interrogativo in proposito. Sul perché non riescano a vedere l'inganno."

      In psicologia si chiama "dissonanza cognitiva"

      https://it.m.wikipedia.org/wiki/Dissonanza_cognitiva

      DISSONANZA COGNITIVA.
      Il corto circuito dell'anima.


      https://www.google.com/url?q=https://m.youtube.com/watch%3Fv%3D3v2QpyuWAQE&sa=U&ved=2ahUKEwib5J-lzfTqAhXYC2MBHf-mDygQtwIwAHoECAUQAQ&usg=AOvVaw1F4nzBKAXRGbYGyKtmr-RB

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    3. E perché io, animalista, sono esentato da tale disturbo?


      Dissonanza cognitiva.

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    4. Riposto un video relazionato:

      TRIBUS - PIERO PRIORINI (psicologo) - PNL: TECNICHE DI VENDITA DEL PENSIERO UNICO

      https://youtu.be/nsVvy4YPiRY

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    5. Con la mia compagna abbiamo parlato molto volte del perchè qualcuno riesce a "scappare" dal circolo vizioso della dissonanza cognitiva mentre la maggioranza ne è incapace. Difficile da rispondere, ma sicuramente non ha nulla a che vedere con l'essere animalista o no.

      Potrebbe trattarsi di una predispozione naturale di alcuni. Comunque io ho la tendenza a pensare che potrebbe essere una questione di valori etici. Pero non dei valori alla Groucho Marx, sennó di quelli veri, profondi, ben ancorati nel profondo dell'anima dell'individuo. Socrate che decide di non scappare alla morte per essere coerente con quello che credeva e promulgava, credo che sia un buon esempio.

      Io credo che esistano leggi che regolano la natura , e noi umani, come parte integrante di essa, non possiamo disobbedirle. Pena: la perdita dell' equilibrio dell'essere.

      Se il mio sistema (subconscente) di creenze si fonda sul si salvi chi puo e la paura della morte, che bando "sceglierei"?!

      L'amore per la verita, la giustizia, l'empatia, l'altruismo e l'etica, sono state abilmente dirette per trasformarle in relative e intercambiabili a gusto del consumatore. E per me in questo risiede il LORO grande successo.

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    6. Resto ancora dubbioso sul perché alcuni animalisti si lascino convincere dai mass-media e altri no.

      E' un piccolo mistero a cui non so dare risposta.


      Io ho cominciato a studiare la Bibbia con i TdG dall'età di 13 anni e questo mi ha fatto capire che la Chiesa aveva mentito per quasi 2.000 anni.

      Per estensione, ho incamerato l'idea che la verità ufficiale è molto probabilmente falsa.

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    7. "Resto ancora dubbioso sul perché alcuni animalisti si lascino convincere dai mass-media e altri no."

      Per la stessa ragione che alcuni umani lo fanno ed altri no.
      Gli animalisti non sono mica una razza a parte.

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    8. Sì, lo sono. Per molti aspetti noi non siamo di questo pianeta.

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    9. Conosco una animalista che al vedere una scena di un film dove soffre un povero animale si addolora visibilmente. Invece di fronte a una scena di dolore o morte di decine di esseri umani rimane completamente indifferente.

      Se bastasse dichiararsi animalista per essere alieni in questo disastroso pianeta lo farei anch'io. E ritornerei al mio pianeta immediatamente!

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    10. Posso spiegarla così.

      Il tuo conoscente sa che se in un film patiscono umani è pura finzione, ma se patiscono animali può essere sofferenza vera.

      Solo da pochi anni Hollywood ha introdotto l'avviso che....nessun animale ha subito sofferenza per effettuare le riprese del film.


      Tornatore è andato in Tunisia a filmare le scene di una macellazione, perché in Italia non avrebbe potuto farlo.

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