Testo di Rob Benatti
Venerdì 13 novembre,
alle ore 19:00, verrà presentato presso Villa Bortolazzi a
Mattarello di Trento l’edizione 2016 del calendario del Gruppo
Cacciatrici Trentine. L'iniziativa è svenduta agli occhi della gente
addirittura come benefica, tra sangue e spari. Lorenza Soldà,
vicepresidente del Gruppo Cacciatrici Trentine, afferma: “Il nostro
calendario è arrivato alla settima edizione. Viene venduto al costo
di 7 Euro e il ricavato lo devolviamo ogni anno a un’associazione
diversa di aiuto ai bambini, anziani o famiglie del Trentino”. Le
signore in questione conoscono bene il kitsch e il cattivo gusto.
Indossano nel calendario vestiti femminili di epoche lontane, per
immedesimarsi - le parole sono delle stesse cacciatrici - "in un
passato semplice e sontuoso".
Non manca la folklorica evocazione
di "Diana la dea cacciatrice" che ovviamente non ammazzava
con balestre dotate di laser e cannocchiale di precisione. Il
calendario sembra molto prossimo a quelli dei camionisti, con donne
che generosamente abbracciano pneumatici oversized. In questo caso,
si tratta di fucili oversized. In conclusione, le
cacciatrici trentine sono proprio delle brave persone, ammazzano
cinghiali e caprioli, ma lo fanno in nome della famiglia. Trentini
battete un colpo.
Se siete nei paraggi, fatevi vedere di fronte a
questa squallida ipocrisia con cartelli e proteste. Siamo certi che,
come è accaduto nel 2014 a Riva del Garda, all'evento presenzierà
il macellaio Michele Dallapiccola (assessore all'Agricoltura,
Foreste, Turismo e Promozione, Caccia e Pesca della Provincia
Autonoma di Trento). Assunto a fama internazionale per avere
zelantemente braccato e condotto alla morte Daniza, la mamma orsa.
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