Testo di Fabio Torelli
Shaimaa El Sabbagh,
operaia e attivista socialista, madre di un bimbo di 5 anni, da
sempre impegnata in difesa dei diritti dei lavoratori delle fabbriche
di Alessandria è stata uccisa, mentre durante una manifestazione
pacifica portava fiori e rose a Tahir per commemorare i morti delle
rivolte del 2011, da un poliziotto che gli ha sparato un proiettile
di gomma da pochi metri di distanza, che gli ha perforato cuore e
polmoni. E' morta in braccio a suo marito, che cercava di portarla in
salvo e a fianco del suo bimbo in lacrime. In ospedale, per dare
l'autorizzazione per la sepoltura, hanno chiesto ai familiari di dire
che si è trattato di suicidio e, dal momento della morte, i media
egiziani hanno iniziato a dare una versione completamente insensata
sulle circostanze della sua fine, puntando il dito addirittura contro
i suoi compagni del partito socialista.
E' inaccettabile che
passi in silenzio il sangue versato di una giovane attivista che
protestava pacificamente per la propria libertà ed i diritti di
tutti. Ancora oggi in Egitto la repressione che colpisce i movimenti
islamisti, i partiti laici, i partiti di sinistra ed i movimenti
giovanili è la conseguenza del fallimento delle rivolte che qualche
hanno fa hanno dato vita alla primavera araba. Non dimenticheremo il
sacrificio di Shaima e di tutti quelli che ogni giorno non smettono
mai di lottare; ed è nostro dovere raccontare la verità, nella
speranza di una nuova "primavera" che porti diritti per
tutti e libertà.
Come dico da moltissimo tempo, i Governi sono i veri grandi criminali del Pianeta!I Popoli risveglino le loro coscienze e con determinazione rifiutino di vivere da sudditi come hanno fatto sempre,combattano se necessario contro i loro aguzzini per una giustizia vera,senza guerre, per la propria libertà e dignità e per un mondo svuotato dalle ideologie politiche e religiose,che sono la vera cancrena dell' umanità!
RispondiElimina