giovedì 10 marzo 2016

L'homo sapiens, una specie geneticamente manipolata



Un team di ricercatori impegnati nel Progetto Genoma Umano e guidati dal Prof. Chang, hanno fatto una strabiliante scoperta scientifica dichiarando che le così dette sequenze non codificanti del DNA umano, cioè quello che si pensava essere Junk (spazzatura), sembra non siano altro che il codice genetico di forme di vita extraterrestri. Da questa scoperta si potrebbe dire che gli ET sarebbero nostri parenti stretti, i nostri programmatori extraterrestri. Le sequenze non codificanti sono comuni a tutti gli organismi viventi su questa Terra, dalle spore (muffe) fino ad arrivare ai pesci e, come per l’uomo, nel DNA umano esse costituiscono una grande parte del genoma totale, come dichiara il Prof. Sam Chang, capo del Team di scienziati. Sequenze non codificanti, originariamente conosciute come “DNA spazzatura”, sono state scoperte anni fa e la loro funzione è rimasta un mistero. Sembra infatti, che la stragrande maggioranza del DNA umano appartenga ad un altro Mondo. 

 
Quelli che sono gli apparenti “geni spazzatura extraterrestre”,  hanno solo la possibilità di “godersi il viaggio”. Successivamente ad un’analisi approfondita con l’appoggio e l’aiuto di altri scienziati, programmatori informatici, matematici e altri ricercatori, il professor Chang aveva chiesto se l’apparente “DNA spazzatura” è stato creato da una sorta di “programmatore extraterrestre”. Da quello che ha scoperto Chang, una più alta forma di vita extraterrestre è stata impegnata nella creazione di una nuova vita, qui sulla terra e su diversi altri pianeti. ”Le parti aliene all’interno del DNA umano – osserva il professor Chang – hanno delle proprie vene, delle arterie e il proprio sistema immunitario che resiste con forza a tutti i nostri farmaci anti-cancro”.
 
Il professor Chang stabilisce inoltre che: “La nostra ipotesi è che una più alta forma di vita extraterrestre è stata impegnata nella creazione di una nuova vita e su pianeti diversi. La Terra è solo uno di loro. Forse, dopo la programmazione, i nostri creatori ci crescono allo stesso modo con cui si cresce batteri in piastre di Petri. Non possiamo conoscere le loro motivazioni. Se si trattava di un esperimento scientifico o un modo di preparare nuovi pianeti per la colonizzazione o se si tratta di affari da tempo in corso di seminare la vita nell’universo“. Chang  indica inoltre che: “Se pensiamo in termini umani, questi programmatori extraterrestri, stavano molto probabilmente lavorando su un super codice composto da diversi progetti, e questi progetti avrebbero dovuto produrre varie forme di vita per altri pianeti. Sono state anche cercate diverse soluzioni. Questo Super Codice o Grande Codice, una volta eseguito, non possiede una funzione, ma modificandone le parti e aggiungendone di nuove, una volta eseguito ancora, si possono ottenere dei miglioramenti, via via e ogni volta se ne aggiungono delle parti”. Il team che lavora con il professor Chang conclude dicendo agli “apparenti programmatori extraterrestri” che potrebbero aver avuto l’ordine di lasciare da parte tutti i loro piani idealistici per il futuro, nel momento in cui si sono concentrati sul “Progetto Terra”,  per rispettare una ipotetica scadenza.

I coordinatori del progetto Genoma Umano dicono che molto probabilmente, in modo frettoloso, gli ET programmatori, possono aver dovuto ridurre in modo drastico “il super codice” e consegnato un programma di base, già preimpostato, destinato alla Terra. Il professor Chang è solo uno dei molti scienziati e ricercatori che hanno scoperto altre origini extraterrestri all’umanità. Chang e i suoi colleghi ci mostrano alcune lacune della “programmazione extraterrestre” nel sequenziamento del DNA. Questo può voler dire che la “programmazione” è stata precipitata o gettata in fretta sulla Terra, allo scopo di creare la vita umana su questo pianeta. Ha poi presentato un’umanità con una crescita senza logica nella massa di cellule che conosciamo come il “cancro”. Chang indica oltretutto che: “Quello che vediamo nel nostro DNA è un programma composto da due versioni, un codice grande e il codice di base”. Il dr. Chang afferma: “Il programma completo del DNA” non era scritto in modo positivo sulla Terra. E’ ormai un dato di fatto già verificato nelle ricerche passate e che i geni da soli non sono sufficienti a spiegare l’evoluzione; ci deve essere qualcosa di più in gioco”. Prima o poi – dice Chang – dobbiamo accettare l’idea incredibile che ogni vita sulla Terra porta con se un pezzo genetico di un parente o cugino extraterrestre e che l’evoluzione non è assolutamente quello che pensiamo che sia.

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