Testo di Matteo Mattioli
Un anno fa mi sono
laureato in Viticoltura e enologia. Oggi sto facendo un tirocinio in
provincia di Reggio Emilia, facendo molti sacrifici: percepisco 450 €
di rimborso spese, nulla più. Ieri, nell'azienda dove sto
lavorando, è venuto un rappresentante di una cooperativa di
accoglienza della zona. Voleva proporre 3 ragazzi, che grazie al
progetto Lift possono essere assunti, con un contratto di tirocinio,
con un rimborso spese di 450 € interamente corrisposto dallo Stato,
non dal proprietario dell'azienda (come nel mio caso). Quest'uomo
ha aggiunto anche che i ragazzi usufruiscono di vitto e alloggio
presso la struttura che lui rappresenta, e percepiscono anche un
pocket money mensile di 75 € per le piccole spese. Io sono in
camper da 5 mesi perché con il "rimborso spese" riesco sì e no a pagarmi il cibo, loro hanno una camera e gli viene fornito
pranzo e cena, oltre alla colazione. Ma la cosa più incredibile
deve ancora arrivare... Sono andato a leggermi le condizioni di
questo "progetto Lift" e leggo che gli immigrati non
possono lavorare per più di 30 ore settimanali... Io ne lavoro
40! Siamo all"assurdo! Da domani chiunque abbia una ditta
può avere manovalanza gratuita (che paghiamo noi cittadini) e non
assumerà più nessuno, nemmeno un pulcioso neolaureato a 450 €,
non gli conviene più. Paghiamo delle cooperative di accoglienza e
gli immigrati che accolgono per prendere il nostro posto nel mondo
del lavoro, e nessuno dice nulla?
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