domenica 27 agosto 2017

Una mamma dubbiosa e un direttore di giornale con le idee chiare





Egregio Direttore, siamo alla fine di agosto e con settembre riaprono le scuole, coi soliti problemi che vanno dalla carenza di aule, classi, presidi, personale docente e non docente. Quest'anno c'è un ulteriore dilemma, le vaccinazioni obbligatorie per l'accesso alle scuole materne e dell'obbligo, con sanzioni. Quale la scelta giusta? Gli interrogativi ricorrenti sono: siamo certi che il morbillo fine a se stesso sia mortale o che lo sia per i soggetti affetti da altre patologie? Così vale anche per le altre malattie? È forse un business per smerciare i vaccini delle case farmaceutiche? L'applicazione delle multe ha forse lo scopo di fare cassa? Chi sarà preposto al cancello della scuola per controllare i vaccinati e dire tu entri e tu no, o come diceva Alberto Sordi "pussa via!"? C'è poi il controsenso della scuola dell'obbligo: ma che scuola dell'obbligo è se uno non può entrare se non è vaccinato? Come la mettiamo con quei ragazzi andati a scuola fino a quest'anno senza essere stati vaccinati: non era forse il caso di legiferare per le nuove nascite e per chi deve incominciare con la scuola materna d'ora in poi? Perché ad esempio non rendere obbligatoria la vaccinazione contro la zecca e il tetano?

Celeste Balcon, Belluno


Caro lettore, faccio il giornalista e non lo scienziato, ma qualche modesta convinzione in materia di vaccinazioni credo di averla maturata. I vaccini sono utili e i ragazzi vanno vaccinati non per fare un favore alle case farmaceutiche, ma per il loro bene e perché tutte le statistiche dimostrano che i benefici delle vaccinazioni sono di gran lunga superiori ai limitatissimi danni provocati da alcune profilassi. Trasformare in uno scontro ideologico una materia così delicata è pura follia: in Italia fino agli anni 70 morivano ogni anno 200 bambini per il morbillo e almeno in un caso su mille il morbillo provoca lesioni al sistema nervoso centrale e in un caso su 3mila può essere mortale. Perché dunque diffondere false paure e false informazioni? Ciò detto, poiché in Italia siamo maestri nel complicare le cose semplici, abbiamo fatto una legge la cui interpretazione ed applicazione, a poche settimane dall'inizio dell'anno scolastico, appare quantomeno incerta e confusa. Ma ciò non è una buona ragione per non far vaccinare i nostri ragazzi.

2 commenti:

  1. Oste, è buono il vino? Per Bacco, l'ho appena fatto col "bastone". Un bella "home Schooling" o Scuola asilo condominiale, con le Nonne che badano ed insegnano i Concetti e non le nozioni No? Reset

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è fattibile. Non in città, per lo meno.

      Forse in qualche comune agricola, se ne esistono ancora.

      Elimina