Fonte: Il Secolo d’Italia
Le Ong fuggono
dal Mediterraneo e rinunciano a “salvare” i “migranti”
naufragati. Dopo Medici senza frontiere anche la Ong tedesca Sea Eye
ha annunciato la sospensione delle missioni. Le regole del
Viminale, le inchieste delle procure e soprattutto la Marina
libica hanno dissuaso le caritatevoli organizzazioni dal
servizio-traghetto per l’Italia e le hanno convinte a cercare un
lavoro con meno rischi. Così alcune di loro annunciano
l’intenzione di sfilarsi dalle operazioni di “soccorso”, che in
realtà sono semplici operazioni di trasbordo di clandestini dai mari
libici ai nostri centri profughi. Meglio così. Le ong poi non hanno
digerito le regole, ribadite anche oggi dalla Ue. “C’è
bisogno di un forte coordinamento e di regole chiare per evitare che
le nostre azioni possano, anche solo involontariamente, facilitare la
vita alle organizzazioni criminali dei trafficanti”.
E’ quanto
sottolinea al Messaggero il
commissario Ue per i migranti Dimitris Avramopoulos, per il quale “la
presenza di funzionari di polizia giudiziaria dovrebbe fornire una
sicurezza ulteriore alle persone tratte in salvo come anche agli
equipaggi ed è altrettanto importante contrastare i trafficanti che
mettono a rischio le vite dei migranti”. Per Avramopoulos,
“l’Italia finora è stata all’avanguardia in Europa nel salvare
vite umane e accogliere i migranti. Per questo – afferma il
commissario Ue – merita il sostegno e la solidarietà di tutta
l’Unione Europea. Non vorrei dover esortare continuamente il resto
dell’Europa a mostrare sostegno e solidarietà”. Quindi
sia Medici
senza frontiere sospende
le attività di “ricerca e soccorso” dei clandestini proprio
davanti alla Libia, sia Save
the Children annuncia
che potrebbe abbandonare qualora dovessero peggiorare le condizioni
di sicurezza e vi fossero restrizioni a quella che loro definiscono
“assistenza umanitaria”, sia Sos
Mediterrenèe,
che ora definisce “pericolose” le dichiarazioni e le
intenzioni delle autorità libiche. Ma altre navi ong continuano a
stazionare davanti alle coste della Libia, pronte a “salvare”
altri clandestini mandati in mare dai trafficanti di uomini.
Insomma, il traffico di esseri umani messo in essere dagli scafisti
libici non è stato fermato dalla nostra Marina militare, ma da
quella libica. Che figura per l’Italia…
Anche questo canals e personaggio lo conoscevo gia' ,aria fritta non punta mai il dito su qualcuno di preciso e' il solito disfattista demoralizzatore pagato dal ghetto, ormai li conosco con queste giaculatorie rendono il popolo antipatriottico e' il loro scopo vengono pagati apposta
RispondiEliminaBeh, se non altro dice cose che i telegiornali non diranno mai. E' già qualcosa.
EliminaCeline diceva che per I francesi ci voleva un SinnFein ,qualcuno che lo risvegli ,di gente disfattista pessimista ne abbiamo In Italia a tonnellate ,nei vari blog poi,I disfattisti venivano denunciati e perseguitati nel ventennio,Il giorgio bocca fascistone a quei tempi sul treno schiaffeggio un disfattista,arma psicologica anche ora pericolosissima
RispondiEliminaUn maresciallo in pensione una volta mi disse che i disfattisti nell'esercito venivano fatti avanzare di grado.
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