sabato 19 agosto 2017

Le cinque leggi biologiche del terrorismo


Testo di Diego Fusaro


1) Gli attentati si abbattono sempre e solo sulle masse subalterne, precarizzate, sottopagate e supersfruttate. L’ira delirante dei terroristi non si abbatte mai, curiosamente, sui luoghi reali del potere occidentale: banche, centri della finanza, ecc. I signori mondialisti non vengono mai nemmeno sfiorati. I terroristi avrebbero dichiarato guerra e poi attaccherebbero solo le masse schiavizzate, rendendo – guarda caso – un buon servizio ai signori mondialisti della finanza sradicata: i quali vedono il loro nemico di classe (le masse sottoproletarie, precarizzate e pauperizzate) letteralmente bombardato e fatto esplodere da agenzie terze;


2) Il terrorismo produce un grandioso spostamento dello sguardo dalla contraddizione principale, il nesso di forza classista finanziarizzato. A reti unificate ci fanno credere che il nostro nemico sia l’Islam e non il terrorismo quotidiano del capitalismo finanziario (guerre imperialistiche, ecatombi di lavoratori, suicidi di piccoli imprenditori, popoli mandati in rovina);


3) Ci fanno ora credere che il nemico, per il giovane disoccupato cristiano, sia il giovane disoccupato islamico e non il delocalizzatore, il magnate della finanza, l’apolide e sradicato signore del mondialismo che sta egualizzando il pianeta nella disuguaglianza del libero mercato. Per questa via, il conflitto servo-signore è, ancora una volta, frammentato alla base. Si ha l’ennesima guerra tra poveri, della quale a beneficiare sono coloro che poveri non sono. Il terrorismo frammenta il conflitto di classe e mette i servi in lotta tra loro (islamici vs cristiani, orientali vs occidentali);

4) Il terrorismo permette l’attivazione di quel paradigma securitario che, ancora una volta, giova unicamente al signore globalista e finanziario. Si attiva il modello Patriot Act Usa: per garantire sicurezza, si toglie libertà. Meno libertà di protesta, meno libertà di organizzazione, più controlli, più ispezioni, più limitazioni. La massa terrorizzata accetta ciò che in condizioni normali mai accetterebbe: la perdita della libertà in nome della sicurezza;

5) Si prepara il terreno – prepariamoci – per nuove guerre: guerre terroristiche e criminali contro i crimini del terrorismo. Come accadde in Afghanistan (2001) e recentemente in Siria. Il terrorismo legittima l’imperialismo occidentale, l’interventismo umanitario, il bombardamento etico, le guerre giuste, e mille altre pratiche orwelliane che, chiamate col loro nome, rientrerebbero esse stesse nella categoria del terrorismo. L’imperialismo occidentale coessenziale al regime capitalistico viene legittimato e fatto accettare alle masse terrorizzate e subalterne.

A differenza di Pasolini, io non so i nomi. 
Credo, tuttavia, di sapere che cos’è davvero il terrorismo. È la fase suprema del capitalismo. È il momento culminante di un capitalismo che, avendo la propria egemonia in crisi (per dirla con Gramsci), deve adoperarsi in ogni modo (letteralmente: in ogni modo) per favorire il consenso, per riallineare le masse, per disarticolare il dissenso, per sincronizzare le coscienze, per fare sì che l’odio e l’amore delle masse siano indirizzati, secondo le debite dosi, dove i signori del mondialismo hanno deciso debbano essere indirizzati."



2 commenti:

  1. La prima cosa che mi viene in mente è: ma questi “terroristi” che come dice il Prof. Diego Fusaro ammazzano sempre e solo i Poveri Civili Disarmati, cioè Noi, proprio come le bombe che gli anglosassoni di UK fanno esplodere nei mercati iraqueni ed afghani, devono essere degli “stuntsmen” per avere la padronanza di un mezzo a motore e zig-zag-are investendo gente su una strada che non sembra avere le dimensioni degli Champs Elyséès. Sembra “paperissima” quando fa vedere quelli che fanno certe cadute che se vere dovrebbero essere mortali. Sono chiaramente degli “stuntsmen-women o filmati rimaneggiati con animazioni e photoshop. Mi illuminate sul mio dubbio? Reset

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    Risposte
    1. Domanda da un milione di pesetas.

      Quante scuole guida avrà fatto quel ragazzo di 17 anni per condurre un furgone in quella maniera?

      Io insisto nel dire che ci sono di mezzo tecniche di manipolazione mentale. Il ragazzo rideva mentre guidava, segno di alterazione mentale.

      Nessuno ne parla, né ai telegiornali, né su Facebook, dove probabilmente mi prendono per un fissato.

      Se tu hai qualche dubbio sull'autenticità dei filmati, io ne ho molti di più sui condizionamenti mentali a cui secondo me vengono sottoposti i terroristi.


      Nessuno mi sa o mi può rispondere.

      Unica fonte certa il film "Candidato manciuriano", con Denzel Washington.

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