martedì 30 luglio 2019

Anche la benda faceva parte del piano


Flavia Santoro: Solito livellamento verso il basso, siamo al plauso per la negazione dei diritti. Ma forse non dovrei meravigliarmi in un Paese dove si è assistito alla carneficina di Genova, alla Diaz e a Bolzaneto, o dove si può morire per mano dello Stato come Cucchi o Aldrovandi. Questi comportamenti sono un disonore per le forze dell'ordine e sono la negazione dello Stato di diritto!

Donato Italico: Comunque, complessivamente, mi sento di poter rassicurare i due cittadini americani e le loro famiglie: da queste parti non abbiamo né sedia elettrica, né iniezione letale, né camera a gas. Al massimo qualche isolato giustiziere t.d.c. Certo, durante gli interrogatori di polizia ogni tanto the e pasticcini vengono a mancare, e neppure i toni sono sempre gentili, pacati e bonari.



Giovanna Fisichella: Io non ne posso più della propaganda piddina. Fanno veramente schifo. Usano la foto di un assassino bendato durante l'interrogatorio per andare contro Salvini. Mentre per il povero carabiniere, ucciso barbaramente con 11 coltellate, non mostrano nemmeno un briciolo di pietà. Miserabili bestie immonde, siamo stufi del vostro pensiero malato! Un criminale bendato per i pidioti è tortura, 11 coltellate ad un servitore dello Stato, un giovane buono ed onesto che faceva del bene al prossimo, invece cadono in secondo piano. Spero vivamente che ai piddini ci pensi la mano di Dio a toglierceli dalle scatole, maledetti!

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