lunedì 4 gennaio 2021

C'era una volta il senso critico


Fonte: Weltanschauung Italia

Tutti i media, i vip, i politici, schierati a senso unico in un coro martellante e asfissiante: "Ho fatto il vaccino, mi sento un leone", "Chi non lo fa gli succederà questo e quest'altro", "Finalmente una luce, grazie Scienza". Non bisogna essere esperti di comunicazione per capire che vi è un bombardamento mediatico devastante senza concedere alcun contradditorio. La cosa preoccupante è poi osservare come certe concezioni siano diventate indiscutibili aprioristicamente. Per esempio, fino a una decina di anni fa, poteva capitare di trovare sul tg2 salute delle storie che parlavano di controindicazioni vaccinali, qualche medico che si esprimeva in tal senso, si denunciavano interessi delle industrie farmaceutiche, poi ad un certo punto....silenzio.



Anche sul web c'era tantissimo materiale, quasi scomparso. Oggi lo scientismo, a braccetto con interessi politici, si permette di parlare a senso unico e minacciare di entrare nel tuo corpo a forza sempre e comunque. Esso, attraverso i media schierati, affibbia etichette come "complottista" o "negazionista" per distruggere il dissenso critico alle fondamenta. E le masse? Esse applaudono, i più "colti" se la ridacchiano dando dei terrapiattisti a tutti coloro che ancora conservano una ragion critica.

3 commenti:

  1. Once upon a time... C'era una volta. La voglia di vivere.

    Le pasterelle, alla domenica, e poi al cinema rionale "Da Martino", che poi si chiamava Beppe. Proiezionista, bigliettaio, girava coi dolciumi e bibite durante la proiezione. Controllava la situazione. Andavamo da soli al cinema. Distava pochi metri da casa. Beppe sorvegliava. Una volta un uomo anziano sembrava avesse tentato di infastidire un ragazzo. Beppe ed alcuni giovanotti lo pestarono di brutto. Senza denuncia. Sparì dalla circolazione. 100 lire due spettacoli. Uno di cow boys, e l'altro d'amore. Pensavo che dare un bacio ad una donna significasse comperare un bambino, come si diceva allora. Mi aprì la mente, al riguardo, il Benucci, che aveva un fratello più grande che ci procurava le foto svedesi di donne ignude, o quasi... A me arrazzava la Kim Novak al cinema, non capivo bene perché ma mi procurava la fregola.

    Poi arrivarono i primi anni 60,i Frigidaire, lavatrici candy, le 500, le 600,la televisione. Fu l'inizio della fine. Nessuno me lo può togliere dalla testa.

    C'era una volta la voglia di vivere. Once upon a time...

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    1. Amarcord!


      Una volta, da bambino, in un cinema di Codroipo, fui palpeggiato da un uomo che era seduto dietro di me.

      Mi voltai, lo guardai bene in faccia, e vidi che era strabico.

      Non so come andò a finire, ma credo che cambiai posto.

      Non dissi niente ai miei genitori.


      Qualche poeta di cui non ricordo il nome, disse che l'infanzia è quel reame magico da cui tutti noi siamo stati esiliati.

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