giovedì 13 maggio 2021

Non affezionatevi ai subumani!


Testo di Daniele Ramponi

Nell'ultimo anno ho dovuto prendere una decisione ben precisa: non interagire e non interloquire più, se non sporadicamente, con quelli che ci sono rimasti sotto... per l'appunto i subumani. Più che una decisione, è stata una naturale conseguenza dello stato delle cose: non abbiamo più nulla da condividere, ammesso e non concesso che prima l'avessimo avuto. Se ante "Psico-pandemia" questi spettri apparivano nei movimenti un po' normali, ora mettono ansia e tristezza: occhi vitrei, movimenti sconnessi, discorsi che girano sempre intorno alla loro nuova condizione di minus delta e alla loro nuova religione: la fede nella scienza televisiva. Non li cago proprio più, anzi mi suscitano anche un sentimento di disprezzo... in ultima analisi di schifo. Questo mi ha portato a riscoprire di contro tanti, tantissimi Umani con cui condividere l'esperienza della vita a 360 gradi: Umani divertenti e profondi allo stesso tempo, pensanti e senzienti. Se posso darvi un consiglio: fate pulizia, frequentate solo Umani... non affezionatevi a subumani, tanto tra un po' dovreste elaborarne il lutto per la perdita. Per l'affezione scegliete cani e gatti... vi daranno molto di più in termini di amore e di energia.

Amor vincit omnia.

6 commenti:

  1. salve
    sono in totale sintonia con l'articolista ma mi comporto così da ben prima della fuffandemia ... avendo vissuto tutta la mia vita tra collina, boschi e lavoro in alto mare so bene cosa sia importante e cosa no.
    La lettura, lo sport di fatica, l'orto e il modellismo statico, hanno ulteriormente acuito questa mie caratteristiche ...
    un saluto
    Piero

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    1. All'età di 10 o 12 anni, stimolato da un compagno di scuola, riuscii a portare a termine il completamento di un Messerschmitt.

      E quella fu tutta la mia esperienza in fatto di modellismo statico.

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    2. salve
      credo che il 99,99% che abbia praticato (e pratica tuttora) il modellismo statico abbia inziato con le "eliche" ... sono affascinanti e fanno sognare i bambini; poi se la passione continua, capisci che le varianti possono essere molteplici; lo stesso vale per l'orto: inzi sempre con insalate, qualche pianta di pomodoro e alcune di peperoni, poi cominci a provare nuove colture, impari nuove tecniche, chiedi e dai suggerimenti; idem con la lettura: parti con Dumas, Verne, Salgari, I ragazzi della Via Pal e poi ampli sempre più ...
      lo stesso dicasi per la corsa: inzio classico col mezzofondo in pista, poi strada per finire, con gioia, alle ultra in montagna
      A me, almeno, è successo così
      un saluto
      Piero

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  2. Si chiama speciazione , è un processo inevitabile che avviene in particolari momenti di cambio energetico dimensionale.
    Non è cattiveria e nemmeno presunzione , è solo che diventa inconciliabile la comunicazione fra due mondi troppo distanti fra loro.
    Io comunque la scelta di un animale come compagno di vita l'ho fatta da tempo

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  3. Io ho due gatti e due cani...meglio loro in casa che un bipede davanti alla porta!

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