sabato 28 dicembre 2024

Il Natale del futuro


Quando andavo in giro in bicicletta per le strade di Codroipo le ragazze mi sorridevano. Detto così, sembra un telefilm americano degli Anni Cinquanta, con me al posto di Fonzie, oppure una scena tratta da “Truman Show”, ma la realtà è sempre più prosaica dei sogni e il motivo per cui mi sorridevano risiedeva nell’adorabile cagnetta che avevo nel cestino attaccato al manubrio della bici, che non passava certo inosservata. Ora che Pupetta non c’è più, ora che mi sono trasferito in un altro posto e non posso portare 35 chili di bulldog sul cestino, nessuna ragazza mi sorride, ma posso sempre rivolgermi all’intelligenza artificiale, se voglio vedere il sorriso di qualche bella fanciulla. Anche perché quelle reali in carne ed ossa, pare non abbiano tanta voglia di sorridere, perché preferiscono ridere sguaiatamente, quando sono in compagnia dei loro coetanei, magari mentre sono fumate o bevute. Perciò, se anche voi volete rifarvi gli occhi con delle belle ragazze sorridenti, guardatevi questi 26 minuti di come dovrebbe essere il Natale del futuro, video che mi è stato mandato dall’incorreggibile Francesco Spizzirri, che ovviamente ringrazio. Preparatevi perciò a vedere molte ragazze, con un vitino di vespa da far paura e con indumenti attillati in stile Gordon Flash, o in abiti degli Anni Cinquanta, comprese le capigliature della stessa epoca, insieme a tanti alberi di Natale, dove anche le palle sono spesso a forma di disco volante.

 

Per non parlare delle automobili, sia degli anni 50, con molti spigoli e alettoni, sia futuribili con linee sinuose come i corpi delle ragazze. E poi vedrete dei treni che corrono in mezzo alla neve, con dischi volanti che si spostano per le strade ghiacciate come se fossero normali veicoli, e tutto avviene silenziosamente, grazie a qualche magica energia che fa muovere ecologicamente tali mezzi. Ma cosa fanno queste ragazze belle e ammiccanti? Si fanno aiutare da robot pasticceri, mentre sfornano paste, torte e pasticcini, quando non sono essi soli, i robot, nel chiuso di qualche fabbrica, a smistare e muovere pacchi e pacchetti, con Babbi Natale in evidente difficoltà, rinchiusi in bolle da cui non possono uscire, proprio come i doni che in teoria dovrebbero consegnare. E’ sempre stata materia loro, loro compito e mestiere, ma qui sembra siano stati esautorati. Eppure, sotto gli alberi di Natale è pieno di pacchi con il fiocco. Le ragazze, quando non sono impegnate a suonare strani strumenti musicali, e a maneggiare temibili lanciafiamme, si trastullano con tali pacchi-dono. Di maschi, in tutto, ne ho contati quattro o cinque, in proporzione come i fuchi negli alveari delle api. Ma anche se fanno mille cose, quelle belle ragazze dagli occhi di cerbiatta, abitanti in case lucidate, scintillanti, corrusche e prive di polvere, con caminetti sempre accesi, non mancheranno di guardarvi negli occhi e...sorridervi. Quando ci si mette, l’Intelligenza Artificiale sa fare le cose per bene!


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