Testo di Giuseppe Mancuso
Penso che questo sarà l'ultimo post che faccio sul problema immigrazione. È stancante vedere questa contrapposizione tra buoni e cattivi, tra accoglienti e razzisti, tra cattolici e atei. Io la penso come Salvini su questo argomento, non mi sento cattivo, non mi sento razzista e sono cattolico. Non voglio fare l'avvocato difensore di Salvini, ma il fatto che giornalmente sbarchino tanti migranti, significa che nessuno è razzista e nessuno li vuole fare morire a mare. Si vuole solo scoraggiare gli sbarchi, il sapere che non ci sia una ONG pronta a soccorrerli potrebbe risultare un deterrente a non farli partire.
Questo atteggiamento di essere buonisti a qualunque costo lo ritengo un atteggiamento ipocrita, mi chiedo che senso abbia accogliere e poi dimenticarsi che queste persone esistano. Farli vivere in ghetti e sfruttarli a vantaggio di pochi che su di loro si arricchiscono. Quando questi signori buonisti si preoccuperanno del dopo sbarco, posso condividerne le loro posizioni, ma vista la situazione attuale assolutamente lo ritengo un atteggiamento ipocrita. Mi sembrano come quelle persone con il miele in bocca, a parole pronti a mettersi a disposizione, salvo al momento che capiscono che si sta chiedendo il loro intervento, fanno finta di non capire, di essere pieni di impegni e problemi, per non darti nessun aiuto e dileguarsi. Io tutto questo non lo accetto, chi la pensa come me forse è più buono e sensibile verso il prossimo, di queste persone che si atteggiano a buonisti.
Potrei fare tanti esempi, e mi dispiace che anche la Chiesa si schiera in questa competizione tra buoni e cattivi. Quante persone conosco che si recano ogni domenica a messa, si prendono la comunione, e poi fuori da quel contesto ne combinano di tutti i colori. Sarò attaccato e criticato su questo, ma non me ne frega niente, vorrei solo che queste persone cosiddette buoniste si facessero un esame di coscienza, e che pensassero che chi la pensa diversamente da loro non è necessariamente brutto e cattivo, e l'essere buono non si misura da un’idea, ma dai comportamenti di tutti i giorni.
mi chiedo: se la Regina Elisabetta II d'inghilterra tutti i giorni venisse mostrata in tv e mandata in onda su tutte le radio per farci i suoi SERMONI GIORNALIERI, LA MANDEREMMO SUBITO AFFANCULO...Perchè allora dobbiamo sorbirci le invasioni verbali di un capo di stato STRANIERO, SCV, il papa? Da Atei, didiciamo almeno la prebenda tv !
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