mercoledì 3 giugno 2020

Gl’infami sono tanti, milioni di milioni…


Non mi è mai piaciuto andare al mare d’estate. Tutti quei corpi nudi, tutte quelle foche sudate, tutta quella sabbia rovente sotto i piedi. Meglio la solitidine delle montagne, la pace, l’ossigeno. E anche meglio il Tagliamento beach, per chi non ha soldi e per chi vuole il contatto con la natura, possibilmente anche bagnandosi nelle acque fresche e pulite di risorgiva, per contrastare la calura estiva. Ma viviamo in tempi straordinari, con gente incattivita, in cui emerge il peggio dell’animo umano. Emergono gli infami che non si fanno gli affari propri e, grazie al telefono portatile che si ritrovano in tasca, chiamano la forza pubblica, che per inciso dovrebbe occuparsi di cose più serie, pur di rovinare le giornate alla gente. Un pizzico di invidia e molta ottusa cattiveria.




Io non credo che incapperò nello stesso problema di quei ragazzi, perché il Tagliamento è vastissimo, non mi piacciono gli assembramenti, normalmente godo della compagnia delle mie cagnette e, di tanto in tanto, anche di quella di una esponente della mia specie, di sesso femminile. Lo abbiamo già fatto l’anno scorso: tenda, tavolino da pic nic, birre fredde nella ghiacciaia portatile e qualche stuzzichino. Guardando il sole tramontare a ovest e, la notte, le stelle. Al diavolo gli sbirri e tutti gli spioni del mondo!




6 commenti:

  1. Risposte
    1. Giorgio, mi dispiace quello che è successo fra noi. Se vuoi possiano metterci una pietra sopra e ricominciare da zero. Per conto mio nessun rancore.

      Un abbraccio

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  2. Grande Roberto
    le cose semplici sono sempe le più belle.
    La vera libertà da godere.
    Qui a Napoli non sono mai andato al mare per non incrociare il popolo dalle ascelle puzzate che spande fetori a destra e manca.
    Ho sermpre preferito la montagna o la collina o insomma dove non va nessuno.
    L'unica pace io la ritrovo in mezzo al verde. Se poi c'è anche l'acqua che scorre e la brezza leggera ..... che vuoi più dalla vita!!!

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    1. Biologicamente, siamo animali sociali, però schizofrenici e in mezzo al branco ci sentiamo a disagio.

      Non so come facciano i giovani a divertirsi nelle discoteche. E gli adulti nelle sagre.

      Sarò io il disadattato.

      Chissà!

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