Fonte: L’Officina
L’inadeguatezza di Conte a gestire uno dei momenti più difficili della storia d’Italia è evidente. Nondimeno rimane lì, espressione di una maggioranza che non esiste nel paese reale e che resiste, zoppicante, solo sui banchi del Parlamento. Lo vedono tutti. Anche Mattarella, politico navigato, tutt’altro che sprovveduto, ma che si guarda bene dall’intervenire, come sarebbe giusto facesse il Capo dello Stato che è il garante della democrazia, che significa “potere del popolo”che si esercita attraverso la volontà della maggioranza, non della minoranza. Ma Mattarella le Camere non le scioglie. L’alibi è noto: fintantoché in Parlamento esiste una maggioranza numerica non lo farà. E’ l’eterno problema: far coincidere legalità e giustizia, forma e sostanza. Attenzione però. Quando la forma – legalità- prevale sulla sostanza – giustizia- insorgono i conflitti. La storia ne è piena. I regimi politici che non hanno il consenso popolare e si reggono solo sulle leggi, cadono. Il più delle volte fragorosamente.
Nascondersi dietro il formalismo istituzionale non fa bene all’Italia. Non si possono costruire solidi progetti di rilancio dell’economia su basi malferme! Meglio le elezioni. Meglio un reset politico che produca una maggioranza seria che esprima un governo degno della fiducia del paese e capace di affrontare la tempesta sociale che si sta addensando all’orizzonte. Ma il giudizio popolare fa paura a coloro che oggi detengono il potere. Sanno che vincerebbe la destra e che i vari Conte, Casalino, Di Maio & company tornerebbero nel nulla da cui sono venuti. E allora si tira a campà. Anche perché il gioco è chiaro: questa maggioranza parlamentare non dev’essere cambiata fino al 2023, quando si eleggerà il Presidente della Repubblica. In Italia il Capo dello Stato dev’essere di sinistra e perciò deve essere eletto da un Parlamento di sinistra. I poteri forti, l’Europa, il “deep state” così hanno deciso. Alla faccia del popolo sovrano.
Quando penso che al Governo c'è Casalino, mi viene il vomito. Ed io che mi lamentavo di De Mita, Forlani, Spadolini e tutta la prima Repubblica. Ridateci "tangentopoli".
RispondiEliminaCasalino non avrebbe neanche potuto aspirare a diventare il lavacessi di costoro che nomini e che erano già belli degeneri, ma rispetto a questi ultimi assumono una levatura di Vati
EliminaI nostri padroni ci disprezzano a tal punto che ci impongono i Casalino, i Di Maio, i Grillo, i Conte..Va bene che siamo una colonia,ma insomma!! Pagheremo ancora per decenni i tradimenti del passato, più o meno recente.
RispondiEliminaMarocchinate 2.0
Non sono solo burattini agli ordini di Sion, ma sono anche dei pagliacci travestiti da politici e questa è un'ulteriore umiliazione che i padroni universali ci impongono.
RispondiEliminaMauro b ha ragione purtroppo però c'e'poco da fare anche in Europa gli Ebrei hanno messo Juncker un alcolizzato che non si reggeva in piedi una fogna ambulante di uomo uno scappato da qualche centro di alcolisti anonimi che si e' preso la poltrona della presidenza europea almeno i nostri sono scappati da qualche circolo arcigay o da qualche locale di scambisti per depravati vedi di maio bisex che va per Roma gigino s'infrattava con i Trans come faceva sircana il portaborse di Prodi , ora io dico se uno vuole fare il ministro e' meglio che di Notte se ne stia buono, a fare la collezione di badili lungo i viali c'e'sempre tempo, giggimo e 'giovane ha una vita davanti e didietro
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RispondiElimina"Dichiarazioni shock dell'ex Ministro della Sanità francese Philippe Douste-Blazy"
https://youtu.be/ole2qeTTp6o
Dichiarazioni shock dell'ex ministro.
EliminaL'andazzo politico è li a dimostrare il livello medio intellettivo degli italiani, tutti coloro che sono un pelino sopra devono solo sopportare perché questo è il karma collettivo.
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