Testo di Russo Anna Maria
Il problema non è villa Pamphili. Il problema non è la troika che spazzerà via gli ultimi residui di sanità pubblica in Italia. Il problema non è il gender nelle scuole. Il problema non è l'intelligenza artificiale che avanza inesorabile e che ci porterà dritti dritti al transumanesimo di cui Grillo già parlava anni fa. Il problema non è l'abolizione del contante e, di conseguenza, la privazione della possibilità di utilizzare i nostri soldi senza iper controllo da parte delle banche. Il problema non è l'acquisto di dosi esorbitanti e costosissime di un vaccino che ancora non esiste. Il problema non è la privatizzazione dell'acqua auspicata da Colao. Il problema non è la sospensione della democrazia. Il problema non è il nostro apparato istituzionale che si sta sciogliendo come neve al sole. Il problema non è lo smantellamento dell'apparato statale pubblico tramite lo smartworking. Il problema non sono le finte scaramucce tra Grillo e il novello fautore della crescita sostenibile Di Battista. Il problema non è il tweet di Conte con una ragazzetta deviata, e manovrata chissà da chi, per rassicurarIa sul vaccino globale. Il problema non è aver prosciugato le acquasantiere nelle chiese. Il problema è la spaventosa finestra di Overton che ci sta portando ad accettare tutto questo come giusto e normale.
Non colpevolizziamoci troppo, signora, ci hanno fregati, tutto qui. Rana bollita, centimetro dopo centimetro, come uno preferisce.
RispondiEliminaLe persone comuni si sono fidate troppo, e così fra un Sanremo ed un campionato di calcio, distrazioni varie,lusinghe, paure eccetera, siamo arrivati al punto che lei ben definisce. Possibilità di riscatto nessuna, a mio avviso. Mancano i tribuni della plebe, quelli onesti, e peraltro la plebe è sempre più prona ed intronata. L'Italia si avvia verso il baratro con il diadema calato sugli occhi, il popolo con le fette di prosciutto sulle orbite. Accetteremo tutto, probabilmente, facendo come sempre affidamento sulla clemenza dei nostri padroni.
Gli onesti comuni padri e madri di famiglia che spesso, con immenso spirito di sacrificio hanno portato avanti, e continuano a farlo, la baracca, non devono rimproverarsi nulla. Avevano, hanno, altro cui pensare, roba più pratica... Si vergognino invece I politici codardi e felloni, che ingannano e svendono il loro popolo per un piatto di lenticchie. Agli onesti infaticabili padri e madri di famiglia, dedicherei un monumento in ogni piazza, dalle Alpi alle piramidi. Hanno fatto il loro lavoro, come meglio hanno potuto, giorno dopo giorno, con ammirevole zelo e dedizione, per il bene dei loro famigliari o sottoposti.
Ancora una volta ci hanno fregati, signora. Tutto qui.
La finestra di Overton si potrebbe murare.
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