mercoledì 9 settembre 2020

Scienza pura e scienza applicata: le multinazionali preferiscono la seconda



Non nego l'esistenza di commistioni tra scienza ed economia, ma ti ripeto che non puoi fare di tutta l'erba un fascio. Ho passato diversi anni in ambito universitario, sono stato uno di quegli scienziati che tanto bistratti. Sono un biologo e l'evoluzione è stato (ed è) il mio pane quotidiano. Libero di non credermi ma, almeno per questo ambito di cui ho diretta esperienza, posso assicurarti che la ricerca è assolutamente libera, non c'è alcuna pressione e io stesso ho fatto quello che ho voluto, nessuno mi ha imposto niente. D'altronde i dati sono liberamente accessibili e verificabili da chiunque abbia voglia di acquisire le dovute competenze e per acquisirle non ci sono iniziazioni o "contratti", basta iscriversi all'università e studiare. E volendo non è nemmeno necessario passare per l'università, una persona di buona volontà può acquisire le dovute competenze anche in modo autonomo e molti degli strumenti tecnici oggi giorno li puoi comprare su ebay. Sarebbe folle montare un complotto su una cosa che si può verificare con microscopi, reagenti chimici e pochi altri strumenti acquistabili su ebay, non ti pare? 


Ti ripeto, non parliamo di documenti secretati e celati in un armadietto blindato nei sotterranei della CIA, ma di roba che trovi nel tuo sangue, in quello del tuo cane, nei fossili sparsi e che puoi andarti a scavare da te, nei microrganismi che trovi in una pozza, nelle foglie di una pianta, tutta roba che è alla luce del Sole. Per quel che riguarda l'evoluzione ad esempio come saprai c'è diversa gente che non la digerisce, tra questi ci sono i creazionisti i quali hanno creato dei laboratori con propri scienziati con lo scopo dichiarato di smentire l'evoluzione. Se ci fosse una frode stai pur certo che loro l'avrebbero trovata. Si stima che ci siano oggi circa 8 milioni di scienziati in tutto il mondo, pensare che possano essere tutti controllati scusa tanto ma è paranoia.

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