Testo di Gianna Crespi
Cara cavia, ti scrivo, ma non certo per convincerti. Ormai ho rinunciato. Tu hai solo certezze, come i talebani, i terroristi, i pro-vax, i fondamentalisti, i fanatici. Tu ne sai di medicina più dello zanzarologo, della veterinaria, della casa farmaceutica che ottiene l'immunità contro le azioni legali e dei virologi radiati solo per aver dubitato sull'efficacia di un vaccino nato ieri. Ho deciso di scriverti per ringraziarti. Primo, perché il vaccino che prenderai tu, servirà a testare gli effetti collaterali. Secondo, perché c'è bisogno di testare, e tu rappresenti pienamente una cavia umana da sperimentazione. Felice Natale e che la vita ti sorrida sempre.
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