Testo di Cristiana Salvi
Provate ad indovinare chi c’è dietro al ddl Zan. Tra le varie nefandezze, il ddl Zan prevede che vengano stanziate somme enormi di denaro per introdurre sin dalle Scuole dell'infanzia le teorie gender. Nei Paesi in cui leggi simili sono approvate i bambini sin dalla più tenera età subiscono "violenze psicologiche". Queste non sono previsioni di cattofasci omofobi. Questo è quello che succede già. In Inghilterra dopo un'impennata di casi di bambini che hanno chiesto di cambiare sesso, c'è l'impennata contraria: ragazzi che chiedono di tornare al loro sesso naturale. Dopo operazioni, farmaci e ogni sorta di sofferenze psicologiche. Questo e altro è il disegno di legge Zan!
Froci di merda. Mi fanno schifo 🤮
RispondiEliminasalve
RispondiEliminaper quanto deprecabili, le dittature di vario colore del 900, non hanno mai ricorso e imposto e siffatte nefandezze contronatura, anzi, invitavano a fare figli.
Sinceramente tra la divisa da Balilla, quella della HJ e le sfilate dei ragazzi sulla Piazza Rossa e il gender a scuola, preferisco (e di gran lunga) le prime tre ...
un saluto
Piero
Brutto segno, Piero, quando si estirpano le piantine, i giovani germogli e poi si butta tutto al macero, insieme alle erbacce, alle piante marcite o essiccate dal tempo. Significa si vuol preparare il terreno per un altro uso, oppure lasciarlo riposare per un ciclo, per più cicli. Funziona così in agricoltura. Più che invecchio e più ho come la sensazione che la forza "contrattuale" dell'uomo comune sia molto limitata. Per non dire pari a zero.
RispondiEliminaNei magri anni 20 e 30 del secolo scorso i giovinetti attendevano con ansia, tutti, il giorno del raduno, per indossare la divisa da balilla. Una giornata di svago, di disciplina, una fetta di pane burro e marmellata, una ciotola di latte. Spesso tornavano a casa anche con un pacco di pasta per la famiglia. Tutto aiutava, a quei tempi. Non ricordo aver sentito mai parlare di scandali, ruberie, sulle merendine!
Erano anche, parzialmente, distolti dalle sordide sacrestie, dove non sempre veniva rispettata la sacralità del corpo dei bimbi.