venerdì 15 ottobre 2021

La classe operaia dà lezione ai costituzionalisti


Testo di SDEI

Gentili e attenti LETTORI, vi rendo partecipi di un POST e anche VIDEO inviato dalla ELI, relativo alla forte e determinata Azione di contrasto al Green Pass, condotta da settimane dai PORTUALI della mia amata TRIESTE. Ai quali si SONO aggiunti una miriade di CITTADINI/E di ogni estrazione POLITICA-SOCIALE, compreso chi vi sta scrivendo, che ha "condiviso" al 100% lunedì 11 ottobre '21, la giusta e pacifica PROTESTA in atto, contro uno (S)Governo di tipo dittatoriale che con un "ignobile" RICATTO, vuole costringere le PERSONE a vaccinarsi con quel "misterioso" SIERO genico. 




Erano decenni che NON partecipavo più ad una MANIFESTAZIONE così ETEROGENEA ma molto determinata, che mi ha fatto ricordare la "costituzione" della LISTA civica cittadina del MELONE(= digitate), sorta in difesa dell' integrità del CARSO triestino da un "folle" progetto, di area industriale ITALO-YUGOSLAVA a cavallo del confine, che portò a un forte ridimensionamento di TUTTI i partiti politici tradizionali, ridotti con le loro percentuali ad un PREFISSO telefonico. Questo è il frutto di una nostra "radicata" mentalità MITTELEUROPEA, originata dalla "profonda" CULTURA del grande e potente IMPERO dell'AUSTRO UNGHERIA, presente QUI fino al 1918. Ora vi auguro una utile e interessante lettura!

MANDI

SDEI/Sergio



Testo di Carlo Freccero

Il green pass ha prodotto il miracolo.

Improvvisamente arrivano segni di risveglio: le piazze piene, l’astensionismo, la rinascita delle lotte dei lavoratori.

In questo contesto spicca l’appello dei portuali di Trieste che non prendono neppure in considerazione il tipo di trattativa condotto da governo e sindacati, su temi di contabilità spicciola, col solito sistema della carota e del bastone: abbassare il prezzo dei tamponi o penalizzare i lavoratori sospesi per mancanza di green pass, con la mancanza di scatti di anzianità. Una trattativa squallida perché tutta giocata sugli interessi personali, così come il neoliberismo ci ha insegnato a funzionare.

Rispetto a tutto questo, la dichiarazione dei portuali di Trieste ci giunge da un’altezza stratosferica. I portuali hanno rifiutato i tamponi gratis. Tra l’altro solo per loro. Ci insegnano che la resistenza non nasce da interessi individuali, ma da un problema di principio che, in questo caso, ha per oggetto il green pass nel suo significato discriminatorio.

La discriminazione non si combatte arroccandosi su posizioni corporative. Mentre il governo porta avanti la consueta strategia del “divide ed impera”, i portuali scrivono:

Siamo venuti a conoscenza che il governo sta tentando di trovare un accordo, una sorta di accomodamento, riguardante i portuali di Trieste […] Noi come portuali ribadiamo con forza e vogliamo che sia chiaro il messaggio che nulla di tutto ciò farà sì che noi scendiamo a patti fino a quando non sarà tolto l’obbligo del green pass per lavorare, NON SOLO PER I LAVORATORI DEL PORTO MA PER TUTTE LE CATEGORIE DEI LAVORATORI.

Per chi, come me, ha vissuto le lotte dei lavoratori negli anni 70, è un discorso commovente, perché riporta in vita il concetto di lotta di classe.

Buffet ha dichiarato: “la lotta di classe esiste e l’abbiamo vinta noi”.

Orgogliose di questa vittoria le élite si sono divertite in questi anni a fare a pezzi, attraverso falsi obiettivi ed un condizionamento martellante, il valore della solidarietà sociale.

Di fronte agli influencer coi tacchi, la superiorità morale dei portuali di Trieste si impone e genera rispetto ad ammirazione. Eppure gli influencer coi tacchi sono oggi l’espressione di una certa sinistra che ha dimenticato i lavoratori.

Come ligure conosco i portuali di Genova. In questi anni il porto è stata la riserva indiana della solidarietà e dell’integrità morale. I portuali hanno conservato una consapevolezza che li spinge a capire il momento storico e a fare del loro lavoro un continuo esercizio etico. Autonomamente i portuali sono intervenuti a bloccare le distorsioni del neoliberismo. Si sono rifiutati di aiutare il transito delle navi cariche di armi, destinate alla guerra infinita dell’occidente contro il resto del mondo.

Qualcuno ha scritto: “Un portuale con la terza media vale più di 20 costituzionalisti”.

Nel Neoliberismo l’istruzione stessa è diventata veicolo di condizionamento. Il significato dell’insegnamento è stato distorto da dispositivo di formazione del cittadino a strumento di avviamento al lavoro finalizzato al guadagno personale.

Oggi, come per incanto, questo maligno incantesimo che ci relegava al ruolo di “animali economici” sembrava andare in frantumi per restituirci al nostro ruolo di “animali sociali”.

I portuali di Trieste riportano in vita una parola che era cancellata dal nostro vocabolario: solidarietà.

22 commenti:

  1. Mi pare che a Genova si siano calati le braghe, invece a Trieste c'è più movimento.
    Vedremo.
    L'italiota medio ragiona sempre col solito sistema: "io sono a posto perché ho il green piss, tu no, azzi tuoi".

    Zenzero

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    1. Fai un po' te :-)

      https://terrarealtime.blogspot.com/2021/10/grenn-pass-una-marea-umana-si-riversa.html

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    2. Unknown
      io ho riferito quello che ho letto su un noto sito di controinformazione, stamane presto, infatti ho scritto "sembra";
      se anche la controinformazione scrive belinate, non posso farci nulla, ma se nel quartiere Marassi (zona stadio) c'è una marea, ho tanto piacere;
      prendiamo tutti i mascalzoni del governo e gli facciamo fare un bel bagno nel Bisagno!

      Zenzero

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    3. ... no, manifestazioni in tutta la città con vari blocchi al traffico e due varchi portuali tuttora bloccati.
      Saluti
      Piero

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    4. ... zenzero, ci fosse almeno l'acqua nel Bisagno ...
      Saluti
      Piero

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    5. E' in secca?
      Io da dove sto non lo vedo, strano perché di solito a Ottobre è colmo.

      Zenzero

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    6. ... belin ma sei xeneixe ?
      Io son sceso in città ieri e acqua ce ne era pochina
      Saluti
      Piero

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  2. diciamo subito una cosa per tutte : "la classe operaia va in
    paradiso " se non ha il sindacato un mezzo ai coglioni.
    vero Landini ??

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  3. Concordo con entrambi voi. Speriamo la protesta non si sgonfi. Abbiamo diversi nemici. I draghi, i draghetti, i vaccinati convinti, quelli costretti...

    Il popolo friulano si dimostra tosto, come sempre. Forse associati per errore, o per scherno, alla brigata Italia.

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    1. Ahi, ahi, ahi!

      I triestini NON sono friulani.

      Anzi, i friulani, di cui faccio parte, sono sempre stati storicamente servi e sottomessi al padrone di turno.

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    2. ... giuliani, i triestini sono giuliani.
      Saluti
      Piero

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    3. Ok, chiedo venia, giuliani. Mi era già stato detto su questo blog, or mi sovvien... Ma si vede non mi entra nel capoccione, che pure lo tengo grosso assai!

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    4. @Piero,

      permettimi di aggiungere: VENETO GIULIANI, digita il CASTELLO di S.GIUSTO, e vedrai un grandioso LEONE di S. MARCO, il SIMBOLO della SERENISSIMA, ti ricordo però che le nostre ORIGINI=RADICI sono CELTICHE !!!

      Un caro SALUTO

      SDEI/Sergio/Cervo Bianco
      (Il MESTRI-austrofriulvenetogiuliano)

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  4. Testo di Carlo Freccero ... Tireremo le somme alla fine

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  5. Su "radio greg telegram" anteprima ci sta Paolo Liguori agghiacciante !
    Io non so come faccia a girare indisturbato per strada un verme del genere,
    voi italiani siete veramente brava gente
    io avrei già sbroccato di brutto
    spero
    Solo che Il Franzoni riesca a prendere da Solo ( non deve circondarsi però con dei massoni o dei finti esperti filosofi prof antropologi politologi ecc di sta minkia)
    per mano il popolo italiano xche le forze del male capitanata da Draghi non possono vincere con gente come brunetta figliuolo e Speranza sono degli scarti umani

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  6. Piero, tu sei lì a Genova, fisicamente?
    Che atmosfera si respira?
    Tanta gente e poca rabbia, o anche rabbia?
    E disagi, ci sono? O tutto sommato la città è abbastanza agibile?
    Perché io dalle info che ricevo non ho un'idea completa ma molto approssimativa, del tipo che c'è ressa ma non è poi così impattante.

    Zenzero

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    1. ... io abito nell'entroterra collinare,in una frazione di Serra Ricco' ma un mio amico fidato era in manifestazione oggi e mi ha riferito di diversi blocchi al traffico e due varchi del porto sono chiusi.
      Saluti
      Piero

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  7. E ancora nn succede niente:Il ladro continua a rubare, il politico... pure.
    Il giornalista continua a scrivere quello che gli pare (nn sia mai si sappia la verità), chi ancora si informa storce il naso, ma poi lo copre con la mutanda.
    Si manifesta il sabato mattina (una passeggiata fa sempre bene) e mentre sei lì a dire (con calma e rispetto) a gente che nn ti vuole ascoltare,che stai morendo di fame, ecco che arriva il poliziotto che ti prende a manganellate:lo paghi tu,ma ti mena lo stesso e se mentre lo fa si fa male al polso, allora diventa un'eroe.
    Italiani brava gente: gli puoi togliere tutto,casa, lavoro,figli, ma se gli lasci aperitivo e partita,avrai la più docile delle pecorelle:ti da latte,lana e carne e ti ringrazia pure se la rinchiudi in un recinto, perché fuori hanno detto che c'è un lupo, nessuno la visto ma l'amico del cugino del pastore, ha detto di averlo sentito.
    Oddio, poteva essere un gatto che nn sa come fa un lupo,ma nel dubbio...meglio state dentro,al calduccio.

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    1. Il commento è simpatico e fondamentalmente giusto, ma ci trovo anche qualche luogo comune.

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    2. Si è vero, ma purtroppo corrispondono alla verità.

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