Testo di Annarita Pagotto
Carissimo Papa
Francesco, in qualità di
studentessa in veterinaria ho assistito durante l’ultimo anno di
università alla macellazione degli agnelli per Pasqua. Da allora, sono
passati più di 20 anni, i lamenti di cuccioli innocenti che vengono
scuoiati mi hanno portato ad esser vegetariana e contro ogni forma di
violenza nei confronti di qualsiasi essere vivente. Lo stordimento degli
agnelli prevede l’utilizzo di elettro narcosi con voltaggi talmente
bassi da essere pressoché inutili, inoltre la richiesta in questo
periodo di tale carne è così elevata da provocare una inevitabile
accelerazione della filiera con conseguente minore attenzione al
benessere animale e al rispetto dei tempi previsti dalle norme
europee nelle suindicate procedure. Il problema
non è solo etico ma diviene pratico
se si considera che, grazie alle abitudini italiane di mangiare carne
di animali giovani - si pensi a tal proposito alla predilezione per
la carne bianca del vitello da latte piuttosto che al maialino - si
giunge ad una insufficiente produzione tale da costringerci ad
importare da paesi esteri che hanno, talvolta, delle leggi molto più
permissive delle nostre in ambito di tolleranza ai farmaci contenuti
nelle stesse carni.
Sono cresciuta
sentendo dire che mangiare carne di agnello a Pasqua si fa per
"devozione"... Io chiedo a Lei che ha
il potere di spiegare a tutto il mondo cattolico quale errore
gravissimo sia quello di mescolare religione e abitudini
alimentari, di spendere nelle sue prossime omelie, ovvero quando lo
riterrà opportuno, qualche parola in merito a questa inutile
e crudele mattanza. So perfettamente che
ci sono problemi ben più gravi nel mondo ma sono certa che
migliorare la sensibilità degli esseri umani in alcuni, anche
relativamente piccoli, ambiti, possa alla lunga essere una delle
chiavi per aspirare ad un mondo senza violenza. Sono certa che
l'immensa comunità di persone che hanno a cuore il benessere del
pianeta, degli uomini e degli animali, le sarà infinitamente grata. Con grandissimo
affetto e gratitudine per il Suo lavoro e la Sua capacità di ascolto
anche delle minoranze La saluto e Ringrazio.
Sono stato condannato in tre gradi del giudizio in base alla vergognosa e assurda accusa di istigazione all'odio religioso, più precisamente di antisemitismo per avere condannato la macellazione ebraica kasher, corrispondente a quella islamica halal. Il che si significa che ai "giudici" degli islamici gliene importava nulla. Il maggiore ostacolo è la macellazione ebraica, proibita la quale sarebbe proibita anche quellaislamica. Ma guai a toccare gli ebrei. Per questo sono stato lasciato solo dalle vigliacche assocuiazioni animalistiche, a cominciare dalla LAV con il suo presidente Felicetti che avevo invitato a Cagliari a mie spese. Scrissi anche a papa Francesco. Inutilmente. Mi arrivò solo una cartolina artistica da uno che non aveva nemmeno consegnato al papa la mia lettera. I papi sono i maggiori responsabili dellemaledette "feste" del Natale e della Pasqua. Sta per essere pubblicato un mio libro contro la pastorizia sarda. Offro per la Sardegna un programma politico vegetariano facendo uscire la Sardegna dal suo stato di miseria causa la pastorizia.
RispondiEliminaAnzitutto, i miei complimenti per il suo coraggio.
EliminaPoi, la LAV scontenta da anni anche la maggioranza degli animalisti. Tanto è vero che non organizza più cortei e manifestazioni, come faceva agli esordi. Ma questo potrebbe rientrare nel fenomeno di senescenza di gruppi, partiti, e movimenti (e anche esseri umani singoli) che nascono incendiari e muoiono pompieri.
Riguardo alla macellazione Koscher, simile a quella halal, gli ebrei sono stati i primi ad avere questo privilegio assurdo, trovandosi su suolo italiano da secoli. Poi sono arrivati i musulmani e non gli si è potuto negare lo stesso trattamento. Si deve ringraziare Alfonso Pegoraro Scanio, nota bene: dei Verdi, per questo.
Gli ebrei comandano anche il Vaticano, essendo la famiglia dei Rothschild la depositaria e custode di tutti i beni materiali della Chiesa. Il Papa dunque è il servo del giudaismo e di Israele, che è proprietà della famigerata e ricchissima famiglia.
Scrivere lettere al Papa è, pertanto, pura perdita di tempo.
Gli animali non hanno molte speranze, purtroppo.