Fonte: Il Giornale
L'equivoco buonista
apre la breccia al terrore allevato in casa nostra: i foreing
fighters sono seme della violenza che cresce nelle nostre stesse
città. Il terrorismo jihadista ripropone il mito della violenza
rivoluzionaria, che si alimenta dei brandelli sopravvissuti di
fallite ideologie e di una trita retorica avversa alla moderna
concezione democratica e liberale. Un’analisi documentata, lucida e
incalzante, su un fenomeno drammatico del nostro tempo: il fascino,
manifesto o sotterraneo, che la visione criminale jihadista esercita
anche su alcune realtà dell’Occidente. Non basterà il
politicamente corretto a fornirci armi adeguate per fronteggiare la
minaccia che abbiamo di fronte e difendere la civiltà.
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