venerdì 29 aprile 2016

Avevano fretta d'incontrare le vergini in paradiso



Un kamikaze talebano si è fatto erroneamente esplodere uccidendo otto suoi compagni. I combattenti avevano ricevuto l’ordine di sferrare un attacco nella città di Kunduz, in Afghanistan, ma sono tutti morti prima di arrivare sul posto: secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno afghano, infatti, uno di loro ha azionato il giubbotto esplosivo poco dopo aver lasciato la base dei talebani a Dasht-e-Archi, scatenando una serie di esplosioni a catena che hanno ucciso gli attentatori suicidi. I combattenti facevano parte di un gruppo che opera sotto il comandante Mullah Wali. I talebani stanno cercando di riconquistare Kunduz, una città che nel 2015 sono riusciti a tenere sotto controllo per soli 14 giorni dopo mesi di combattimenti con le forze governative. All’epoca la caduta di Kunduz, anche se solo per pochi giorni, costituì un trionfo simbolico per i talebani, che adesso hanno lanciato una nuova offensiva di primavera in Afghanistan, scattata alle 5 del mattino locali del 12 aprile: ad annunciarlo era stato il consiglio direttivo degli insorti con una nota pubblicata sul sito “Islamic Emirate of Afghanistan”.

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