Fonte: Ereticamente
Settant’anni di
sedicente repubblica democratica, in realtà di proconsolato
dipendente da interessi stranieri, hanno gravemente compromesso
l’immagine dell’Italia nel mondo, non hanno soltanto gravemente
danneggiato le posizioni italiane in ogni settore, ci hanno anche
coperti di vergogna e di ridicolo a livello planetario. Una delle
cose che senz’altro suscitano l’ilarità nei nostri confronti
fuori dai nostri confini, è questa celebrazione, questa “festa”
del 25 aprile, che non è soltanto la materializzazione della
peggiore e più squallida retorica concepibile. Io credo che il caso
italiano sia veramente unico a livello mondiale e inedito nella
storia, di una nazione che celebra una sconfitta, e una sconfitta
pesante quale fu quella che subimmo nel secondo macello planetario,
come se fosse stata una vittoria. Ma come volete che gli stranieri ci
rispettino quando siamo noi per primi, e ormai da quattordici lustri,
a tirarci lo sterco addosso?
In realtà una simile
bizzarria non è per nulla inspiegabile, perché il 25 aprile non è
per nulla una “festa” nazionale, ma celebra la vittoria di una
parte sull’altra della guerra civile che fu parallela al conflitto
internazionale sul nostro territorio, “festa” non della nazione
ma della fazione. Fazione, va detto, che ottenne la sua “vittoria”
a poco prezzo, approfittando del fatto che l’Italia e chi realmente
la difendeva, furono stritolati dall’avanzare di un nemico che
vantava un’imponente superiorità di mezzi. Fazione che è quella
anti-nazionale, quella “rossa” che da noi disgraziatamente gode
ancora di una credibilità che ha perso quasi dovunque, ispirata a
un’utopia mortifera che, come si è ben visto negli eventi del
1989-91 con la caduta del muro di Berlino, con la liquidazione dei
regimi comunisti dell’Europa orientale e infine della stessa Unione
Sovietica, i popoli che l’hanno subita, hanno immediatamente
defenestrato per le vie brevi appena è stata data loro la
possibilità di farlo.
In tempi recenti, man
mano che gli ambienti della “destra neofascista” sono diventati
sempre più “di destra” e sempre meno “neofascisti” e hanno
perso parecchio non solo in termini di consenso elettorale ma di
spina dorsale, hanno sempre più spesso avanzato la proposta di
trasformare il 25 aprile in una “festa della riconciliazione
nazionale”, proposta che gli ambienti antifascisti hanno sempre
“sdegnosamente” respinto (naturalmente, si è sempre trattato di
uno sdegno simulato, poiché per provare realmente sdegno occorre
possedere una dignità). Non c’è niente da fare, il 25 aprile è e
rimane la festa della fazione, anche se capace occasionalmente di
travestirsi da nazione. L’unica cosa da fare per far recuperare un
po’ di dignità a questa sciagurata Italia, sarebbe al riguardo
quella di abolire questa festività immonda.
FESTA DELLA GUERRA CIVILE E DELLE BANDE DEI PARTIGIANI CHE SPARAVANO ALLE SPALLE E FURONO RESPONSABILI DI TUTTE LE RAPPRESAGLIE. PER ESSI VALEVA DI PIU' ESSERE COMUNISTI CHE ITALIANI. Hanno favorito la perdita dell'Istria a favore dei comunisti di Tito. Uccidevano i partigiani non comunisti che si opponevano alle truppe di invasione dell'Istria da parte dei comunisti jugoslavi. Hanno sempre voluto il silenzio sulle foibe istriane. Hanno ucciso Mussolini prima che arrivassero a Milano gli americani a cui doveva essere consegnato secondo gli accordi con il governo Badoglio, unico governo legittimo. Volevano fare scomparire i documenti (tra cui il carteggio compromettente con Churchill). Fu Churchill a volere che l'Italia entrasse in guerra quando nel 1940 la guerra sembrava ormai vinta da Hitler. Churchill pensava che solo Mussolini potesse moderare le aspirazioni di Hitler sedendosi anche lui al tavolo dei vincitori.
RispondiEliminaI membri del CLN di Trieste che andarono incontro festosi agli iugoslavi nel 1945 furono mitragliati a morte perché avevano commesso l'errore di tenere la fascia tricolore al braccio.
EliminaQuella dei partigiani iugoslavi non fu una guerra contro il fascismo, ma contro gli italiani. Ci vedo delle analogie con il genocidio degli armeni: sia i turchi che gli italiani dopo il 1945 hanno tenuto nascosto tali pulizie etniche.
Divenne presidente della Repubblica uno che insieme a Riccardo Bauer e Giorgio Amendola costituì a Roma un sedicente comando militare, così autonominatosi senza alcun riconoscimento giuridico. Costui si chiamava Sandro Pertini. Insieme progettarono il vigliacco atto terroristico di via Rasella, con la conseguente rappresaglia delle Fosse Ardeatine. Rappresaglia prevista dalle norme internazioni di guerra. E fu Pertini a volere che Mussolini venisse ucciso prima che arrivassero a Milano gli americani. Per questo inviò a Dongo i sicari. Ma non si saprà mai chi siano stati i sicari. E' ormai accertato che non poteva essere Walter Audisio, autonominatosi colonnello Valerio (secondo il film di Carlo Lizzani)perché l'Audisio arrivò a Dongo la sera mentre Mussolini e la Petacci furono uccisi la mattina. Cinque sono le versioni delle morte di Mussolini. Come le ho riportate nel mio libro "Io non volevo nascere". E' certo che Mussolini fu ucciso nudo perché i proiettili trovatigli sugli abiti erano di numero inferiore rispetto a quelli riscontrati sul corpo. Il prof. Cattabeni, medico che fece l'esame sui corpi di Mussolini e della Petacci riscontrò profonde ferite vaginali e anali sulla Petacci. Ne consegue che il cadavere della Petacci fu sottoposto ad una barbara violenza ficcandole un bastone nella vagina e nell'ano. Ma di questo i cosiddetti eroi partigiani non vogliono parlare. Liberatori di che? Di nulla. Le sollevazioni avvennero a Genova,a Torino e a Milano quando i tedeschi erano ormai in fuga. Volevano appropriarsi del merito della cosiddetta liberazione quando ormai gli americani erano alle porte. Furono soltando dei vomitevoli maramaldi. Moralmente ripugnanti
RispondiEliminaGheddafi fu sodomizzato come la Petacci.
EliminaIn un'ottica esoterica, fu la stessa mano, a distanza di 70 anni, da un episodio all'altro.
La mano degli Arconti.
Pertini fu premiato con due mandati presidenziali, esattamente come Schettino che non ha fatto un solo giorno di carcere. E che ora sta per intraprendere carriera politica.
Gli Illuminati, che eseguono gli ordini dei demoni arcontici, premiano i loro servitori quando il lavoro è stato fatto bene.