mercoledì 20 aprile 2016

I new trolls


Ho fatto una promessa a un troll. Gli ho promesso che quando lo incontro gli spacco le gambe......no, non è veeeeero! Gli ho promesso che avrei scritto un articolo su di lui e, subito dopo, letto il mio annuncio sulla pagina Facebook “Anime Vegane”, un suo collega mi ha chiesto di menzionare anche lui. Il troll con cui pochi giorni fa ho scambiato alcune battute dice di chiamarsi Luca Vero. La pagina, che probabilmente è stata creata da antianimalisti con lo scopo di attirare utenti interessati alle tematiche animaliste, per farli desistere o per confondere loro le idee, si chiama Anime Vegane e, da come si presenta, è tutto fuorché vegana ed è anche priva di anima, come lo è tale Luca Vero e i suoi compagni di merende. Anzitutto, va detto che mi ritrovo mio malgrado, iscritto a mia insaputa, a far parte di questa pagina come membro – e con me molte altre amicizie vegane autentiche. Il che significa che i trolls hanno prelevato in blocco tutti gli animalisti veraci che sono riusciti a reperire e li stanno tuttora usando come specchietti per allodole.



La pagina in oggetto conta 15 amministratori. Alcuni di essi si chiamano Silvio Chiesi, Andrea Conforte, Dante Danti e c'è anche una donna, Mary La. Sono nomi inutili, come sono inutili le loro esistenze, per cui mi fermo qui, perché non val la pena menzionarli tutti e quindici. Il contenuto dei post è fatto di provocazioni nei confronti di chi ha scelto un'alimentazione senza violenza. Il dibattito che ho avuto con tale Luca Vero verteva sulla bontà della carne di coccodrillo, ed è stata utilizzata una foto che circolava in occasione dell'EXPO di Milano. Molti aspetti delle scelte e della condotta degli animalisti vengono presi in giro e lo scopo è fine a se stesso, giacché non ha altra ragion d'essere che quella di far perdere tempo agli utenti onesti e rispettosi degli animali, irritandoli e ridicolizzandoli.

Giuseppe Cruciani è il loro mentore. Non è la prima volta che ho a che fare con trolls. Uno ormai è quasi fisso sul blog, ha cambiato diversi nomi e ultimamente si fa chiamare Belfagor. Cancello prima possibile i suoi interventi, ma il suo successo consiste nel fatto che per qualche breve periodo restano visibili, finché non arrivo io a cancellarli. Lui è contento così. Quando cominciai a bazzicare i siti di controinformazione, anche su Luogo Comune c'era chi offendeva gli altri utenti. Confesso di essermela presa diverse volte con un tipo in particolare, che andava giù pesante con la mancanza di rispetto nei miei confronti e in quelli di altri. 

Sembrava che Massimo Mazzucco non se ne accorgesse, anzi, assumeva un tono paternalistico e se la cavava ammonendoci di non litigare come bambini. Vado sovente su Luogo Comune, ma non commento più, e il tipo rude che mi contraddiceva ridicolizzandomi, un certo Pikebishop, non commenta più neanche lui. Io non lo faccio perché, dopo aver creato il blog, non ho più tempo. E poi, mi pare di capire che Massimo Mazzucco sia piuttosto indifferente, se non addirittura insofferente, nei confronti dei diritti animali. Insomma, è uno specista anche lui come tutti quanti. Almeno, Paolo Franceschetti, è una persona più rispettosa e infatti non per niente è buddista. Il sito Come Don Chisciotte, benché pubblichi articoli interessanti, tra cui quelli di Alessandra Colla, dal mio punto di vista è allo sbando. In nome del principio voltairiano di rispetto del punto di vista altrui, gli amministratori non applicano nessuna censura ai commenti, nemmeno a quelli così stupidi che più stupidi non si potrebbe. Anche su Come Don Chisciotte non commento più perché non ho tempo e secondo me il suo livello culturale è sceso di molto proprio per colpa dei trolls.


Ma torniamo alla pagina Facebook. Luca Vero potrebbe essere l'ennesimo esempio di quella “inversione” di cui parla David Icke. Il contrario di Vero è, infatti, falso. E quindi ci sta. Anagrammando Luca si ottiene “cula” e l'uomo in oggetto potrebbe infatti avere la faccia come il culo. Non è una cosa lusinghiera. Oppure, le sue parole potrebbero uscire da quell'orifizio poco nobile, situato posteriormente, e avere lo stesso valore dello sterco. Sui suoi compari Silvio Chiesi, Andrea Conforte, Dante Danti non mi pronuncio. Non ho avuto con essi scambi di battute e potrebbero essere sia nomi autentici, sia nomi fittizi. Poco importa. Ciò che conta è che passano il tempo a cazzeggiare su internet dando addosso a una categoria che, fin dalla notte dei tempi, ha molti nemici. Oggi si combattono battaglie virtuali, tranne nel caso in cui un Cruciani decida di affrontare gli animalisti sotto gli studi della radio armato di salame, neanche fossimo musulmani. 

In altre epoche, i nemici dei vegani usavano metodi barbari. Ai Catari veniva chiesto di macellare un pollo; se si rifiutavano c'era il rogo. Ad Apollonio di Tiana, in tempi ancora più remoti, quando passava per i villaggi i bambini tiravano sassi. Molti vegani per motivi religiosi, soprattutto nel vicino Oriente, si ritiravano a vivere come eremiti perché non sopportavano la vita materialista della loro epoca. Martin Lutero, pur non avendo scelto il deserto della Tebaide come sua residenza, fu disgustato dai pranzi luculliani del clero romano e fondò una nuova religione. Celestino V, poco dopo essere eletto papa, chiese che lo si lasciasse tornare alla sua caverna sul monte Morrone, perché gli sfarzi della vita di corte a Roma non gli si addicevano. Dante lo odiò per questo, per il suo “gran rifiuto”.


Insomma, chi si pone in contrapposizione alle scelte di vita violente che caratterizzano l'Homo sapiens potrebbe fare la fine del grillo parlante di collodiana memoria o, nella migliore delle ipotesi, essere dileggiato virtualmente su internet e in televisione, come infatti sta avvenendo in questo periodo, senza spargimento di sangue, ma con notevole turbamento da parte degli interessati. Dal punto di vista energetico, c'è comunque un danno per i vegani che si sentono offesi e vittime di gratuita ingiustizia. Il troll dileggiatore, viceversa, essendo privo di coscienza, rimane immune e incolume. In questo senso, lo scopo del troll è raggiunto. E a questo punto ci si deve interrogare su quali gratificazioni abbia un provocatore virtuale nel ferire moralmente i vegani. Si capisce che non è una cosa sana, anche senza essere vegani, giacché sarebbe come se qualcuno canzonasse e prendesse in giro i superstiti della Shoah. Tralasciando per il momento il fatto che quest'ultima sia veramente avvenuta, di sicuro in Europa c'è stata una persecuzione ai danni degli ebrei, in un periodo storico ben preciso. Questa è una ferita aperta, perché i discendenti di quelle vittime sono tuttora vivi e sarebbe irriguardoso mancare di rispetto verso i loro parenti morti nei campi di concentramento nazisti.


Ecco, i trolls stanno facendo la stessa cosa con noi. Non si parla di corda in casa dell'impiccato, recita un proverbio, e noi abbiamo scelto di non nutrirci di morte perché siamo consapevoli dell'ingiustizia subita dagli animali. Proviamo empatia per essi e la nostra serenità, nella vita di tutti i giorni, è spesso danneggiata, con o senza gli interventi sciocchi dei trolls. Così, si capisce non solo che costoro sono esseri subumani privi di empatia e consapevolezza, ma anche che cavalcano l'onda generale schierandosi con il Sistema e con i carnefici anziché con le vittime. La nobiltà dell'animo umano, viceversa, si vede quando ci si schiera dalla parte delle vittime, contro i carnefici, cosa che i vegani hanno scelto di fare, mentre i trolls no. Ne consegue che c'è un elemento di vigliaccheria in chi, come Luca Vero e i suoi complici, sceglie di stare dalla parte dei vincitori anziché da quella dei vinti. In questo caso, i vinti sono gli animali, più che gli animalisti, perché gli animali sono le vittime storiche dell'uomo tiranno. Che la storia sia stata sempre intrisa del sangue delle vittime, non è una giustificazione. Ogni persona onesta lo capisce. Pertanto, ricapitolando, i trolls sono vigliacchi, disonesti, inconsapevoli, superficiali, senza empatia e, in una sola parola, ottusi come solo gli esseri umani sanno essere.


Ragionando ancora sulle gratificazioni che i trolls possono ricavare dal loro operato, si potrebbe ipotizzare che siano pagati da qualche ente, pubblico o privato, da qualche ministero o multinazionale. E infatti, abbiamo avuto spesso prove dell'esistenza di addetti alla disinformazione, ingaggiati per creare scompiglio nei forum su internet. I temi in cui i trolls scorrazzano più di frequente sono l'ufologia, le scie chimiche, i vaccini e le cure mediche in genere. Come ultimo acquisto, visto il preoccupante, per l'industria della carne, aumento di vegani, ecco arrivati i trolls cadaveriani. Poiché Facebook è un'arena di scontro, oltre che di incontro, i trolls di “Anime Vegane” o di “Vegano stammi lontano”, troveranno sempre chi gli tiene testa, chi ingaggia con loro scontri che tolgono le forze. Come accennato prima, togliere le forze all'avversario è proprio lo scopo per il quale i trolls esistono. Sono pagati per quello. E, se non sono pagati, ne derivano conseguenze logiche ben più gravi. Ne consegue infatti che abbiamo a che fare con individui perversi, malati di un male sottile di cui nemmeno loro sospettano.


Volendo spingere le nostre ipotesi sul terreno dell'esoterismo, si potrebbe azzardare che dietro di loro, a muoverli come burattini, siano quei famosi Arconti di cui parlavano gli gnostici e, in epoca moderna, di cui parla David Icke. In altre parole, indipendentemente dal fatto che Luca Vero, Silvio Chiesi, Andrea Conforte, Dante Danti & soci se ne accorgano, i demoni potrebbero essere i loro padroni e, più che di vegani disposti a confrontarsi con loro, avrebbero bisogno di un esorcista. Del resto, l'inversione di cui parla Icke la vediamo sui telegiornali ogni giorno. Vediamo un Renzi che mente, dicendo esattamente il contrario di ciò che è nella realtà. Vediamo un Bergoglio che mente, anche lui dicendo esattamente il contrario di ciò che è. Ma mentre questi due paradigmatici personaggi pubblici hanno un piano prestabilito da attuare, il nuovo ordine mondiale, i trolls hanno solo il compito di tenere a freno l'avanzare della civiltà e l'aumento di consapevolezza che pure, a fatica, procedono.


I trolls sono come le pedine di un'immensa scacchiera, mentre Renzi e il Papa sono i pezzi da novanta, con il seguito di re, regine, cavalieri, torri e alfieri. Ciascuno di tali pezzi fa la sua parte. Chi offende la verità in grande stile, avendo quotidianamente le televisioni come ribalta, e chi offende la verità in piccola misura, sul terreno dei social networks. Tutti loro sono manovrati dagli Arconti, cioè i demoni. Tutti loro obbediscono al Demiurgo Satana. Per fortuna non possono spingersi oltre. Possono solo umiliare la verità e gli uomini di buona volontà. I demoni possono dirigere le loro pedine stando in una dimensione parallela alla nostra. I trolls e gli altri maggiordomi del Demiurgo sono senz'anima, ma provano invidia per coloro che ce l'hanno, tormentandoli in ogni modo possibile. Come dicevano gli gnostici, e come ripete Icke, c'è un modo semplicissimo per neutralizzare i loro attacchi: ignorarli. Al Papa, a Renzi, a Mattarella, a tutte le altre marionette del teatrino (se proprio non possiamo fare a meno di vedere i telegiornali), nonché ai debunkers e ai trolls, facciamo una sonora pernacchia. Non diamogli soddisfazione. Ignoriamoli! Don't feed the trolls! Io, mantenuta la mia promessa a Luca Vero, con questo articolo, mi toglierò dalla pagina e inviterò tutti i miei contatti a fare altrettanto. 
 

1 commento:

  1. fissato coi troll$!!!! Ma neanche li sai riconoscere. Belfagor, è una Femmina, ed è Vegana, ma di quelle INTRANSIGENTI! Peccato...ti sei giocato una "fan".
    Ateismo, Veganesimo, boicottaggio della "competizione". Solo chi è sicuro di Sé non compete ed apprezza i talenti degli altri. Ma bisogna studiare, non dire cacchiate su face book, twitter e panteganate del genere! A d’Io!
    Bella Fagor !

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