lunedì 7 agosto 2017

La prima parola che viene in mente è alienazione


Prima di arrivare a questi tragici risultati, il problema si era già posto tra i giornalisti e i fotoreporter. Caso emblematico fu quello del prigioniero giustiziato con un colpo di pistola alla testa mentre veniva ripreso da una telecamera. Ad ucciderlo fu un ufficiale del Vietnam del sud e il prigioniero era un vietcong. Altri casi vennero segnalati nello stesso periodo e negli stessi luoghi: ai prigionieri veniva messo un sacchetto in testa e uccisi proprio perché c’erano i giornalisti occidentali a guardare. Se i giornalisti non ci fossero stati forse i prigionieri non sarebbero stati giustiziati. Non in quel momento, per lo meno. Ci fu un dibattito sulla responsabilità dei reporter, ma non cambiò nulla. Oggi che, con i nostri I-Phone, siamo tutti reporters, sono in pochi a dare una mano quando c’è bisogno, quando c’è una situazione di pericolo, e preferiamo immortalare la scena, come se la cosa non ci riguardasse. In molti casi, la persona che stava per annegare, annega. Quella che sta per essere investita da un treno, viene investita dal treno. E tutto questo, sotto gli occhi e gli smart-phone di decine di persone. La prima parola che viene in mente è: alienazione, cioè pazzia.  Abbiamo creato un mondo di pazzi.


2 commenti:

  1. si può tornare indietro...io non rinnoverò la sim quando mi scadrà fra due mesi. Non voglio neanche più mangiare le cotolette di SOIA. Ci sono i ceci, i fagioli, i piselli. Mi butto sul crudismo tendenziale. Per ora vado ad anguria, cetrioli, meloni. Se non provengono da "israele" anche avocado. Altrimenti non avocado, magari pistacchio siciliano.

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