giovedì 5 dicembre 2019

Foetor sardinicus


Fonte: L’Officina

L’avevamo detto subito: il M5S è stato un prodotto delle oligarchie finanziarie, inventato per indirizzare su un binario morto la protesta innescata dalla crisi economica. L’operazione è riuscita al punto che i cinquestelle sono addirittura arrivati al governo del paese. Poi si sono rivelati per quel che erano: dilettanti allo sbaraglio buttati lì a far cose più grandi di loro, a cominciare da Di Maio, proiettato dalle scalinate del S. Paolo a Palazzo Chigi. Adesso i risultati elettorali e i sondaggi li danno per finiti. Son durati una decina d’anni. Anche troppo per i danni che ha fatto. Ma sono serviti a impedire che in Italia s’insediasse un governo di destra. Adesso che il Pd è in crisi, squassato dalle scissioni e che Renzi è in difficoltà e il suo partitino non decolla nonostante le ali e che i grillini sono allo sbando, era necessario inventarsi qualcos’altro per impedire/ritardare le elezioni e la vittoria della destra data per assodata da tutti.

Ecco quindi apparire dal nulla “le sardine” al canto di “Bella ciao”. Da dove spuntano? Dicono di essere un “movimento spontaneo”, ma fanno finta di crederci solo i giornalisti di sinistra. Si capisce lontano un chilometro che sono l’invenzione di qualcuno, si vocifera una creatura del bolognese Prodi, che non sapendo più che pesci pigliare in vista di una sconfitta del Pd alle regionali dell’Emilia-Romagna si sarebbe inventato “le sardine”. Naturalmente lui, la sinistra e le sardine smentiscono. Ma a chi vogliono darla a bere che alcune migliaia di persone, la maggior parte strumentalizzate, confluiscano spontaneamente, quasi casualmente, in una piazza, la riempiano, intonino la medesima canzone, abbiano belli e pronti i cartelli col simbolo delle sardine dopo aver avvisato tutte le radio, le televisioni e i giornalisti con un’efficienza degna dei migliori uffici stampa dei partiti nazionali? Le “sardine” sono l’ultimo espediente dei poteri forti, cui Prodi notoriamente è legato, per frenare l’ascesa della destra. Ma è un gioco fin troppo scoperto. Le sardine puzzano d’imbroglio. E si sente.

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