Testo di Giovanni Bernardini
Si è riunita la giunta per le immunità e ha deciso: sì alla autorizzazione a procedere. Salvini deve essere processato. Ma, cosa strana, a votare sì sono stati i senatori della Lega. PD e 5Stelle hanno disertato la riunione. Volevano che Salvini fosse processato, ma volevano che la decisione in proposito slittasse a dopo le regionali in Emilia. Così hanno lasciato soli i rappresentanti del centro destra. Salvini li ha presi in contropiede: “processatemi pure” ha detto. E questo ha fatto impazzire di rabbia i partiti di “maggioranza” (si fa per dire). "Salvini sta usando il tema della giustizia per motivi politici e personali", ha strillato Zingaretti. Insomma, per il leader del PD Salvini farebbe un "uso politico della giustizia". Dunque difendersi da chi cerca di farti fuori per via giudiziaria sarebbe fare un “uso politico della giustizia”!
Hanno trasformato la lotta all’immigrazione clandestina in “sequestro di persona”. Hanno imputato di questo presunto “reato” solo Salvini e non il presidente del consiglio ed il ministro delle infrastrutture del governo, di cui Salvini era ministro. Mirano a sbattere in galera Salvini, a distruggere la lega, a criminalizzare metà dell'elettorato italiano. Difendersi da tutto questo, denunciarlo a tutti gli italiani sarebbe uso politico della giustizia! “Ragionando” (si fa per dire) in questo modo avrebbero fatto uso politico della giustizia i difensori di Dreyfus, di Sacco e Vanzetti, di Pietro Valpreda, di Enzo Tortora. Non solo vogliono sbattere in galera Salvini,vogliono decidere quale debba essere la sua linea difensiva. Salvini dovrebbe difendersi come un normale imputato di cui si deve stabilire se sia colpevole o innocente.
No, Salvini si dichiara colpevole. Il processo non deve stabilire la verità dei fatti, deve stabilire se aver commesso quei fatti sia o non sia un crimine. Se si farà il processo a Salvini sarà un processo politico a tutti gli effetti. E avrà enormi conseguenze politiche. Punto.
Ridicoli!!!
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